Montecitorio assaltata dai manifestanti curdi del Pkk, fermati sul portone d’ingresso

image (1)In sala stampa è arrivato il frastuono delle modanature in ottone del portone d’ingresso scosse dal trambusto. E’ stato un folto gruppo di manifestanti del Pkk curdo ad arrivare a un passo dal coronare con l’ingresso nell’atrio quello che può definirsi un breve quanto concitato ‘assalto’ alla Camera. Gli attivisti sono riusciti a superare il cordone di rispetto che separa la zona di piazza Montecitorio riservata alle manifestazioni dall’area di accesso al Palazzo. Tanto da arrivare a ridosso del picchetto d’onore che lo presidia, nei giorni di seduta.

Praticamente subito prima della soglia d’accesso. Un breve e serrato ‘spintonamento’ da parte delle forze dell’ordine ha liberato l’area e portato i manifestanti al di fuori della ‘zona rossa’, mentre all’interno del Palazzo l’androne di Montecitorio si riempiva di cronisti e di assistenti parlamentari per ‘rinforzare’ la tenuta del portone.

Dopo gli attimi di tensione, prosegue nella piazza di Montecitorio, ma ora pacificamente, la protesta dei circa sessanta manifestanti curdi-siriani che si sono seduti a terra tenendosi per le braccia e continuando a scandire cori contro la Turchia “terrorista” e Erdogan “assassino”, chiedendo ascolto all’Italia.

Roma, 2 ottobre 2014
Fonte La Nazione
A.L.