Era tenuta segregata in casa, in stato di schiavitù, e costretta a vendere cocaina da suo fratello e dalla cognata: solo dopo aver portato la droga ai clienti della coppia, alla giovane, una 18enne marocchina, veniva dato da mangiare. Nel caso si fosse rifiutata, restava a digiuno.
Il fratello della ragazza, 26 anni, e sua moglie, 22 anni anche lei marocchina, sono stati denunciati con le accuse di percosse, riduzione in schiavitù e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
PAVIA, 3 OTT
LCSO