Il presidente della Federazione nazionale sordi, Pietro Giardini, è stato denunciato nell’ambito di un’operazione dei carabinieri che ha smantellato un’organizzazione dedita alla regolarizzazione illecita di immigrati che venivano assunti fittiziamente come colf e badanti da cittadini sordi. Le false assunzioni, che permettevano la regolarizzazione dell’immigrato, venivano pagate -secondo l’accusa- fino a 10 mila euro ciascuna. Al termine delle indagini, condotte dai militari del nucleo operativo della compagnia di Roma Eur, sono state denunciate 20 persone. Secondo gli investigatori, Giardini sarebbe uno dei capi dell’organizzazione.
“Se li assumete vi fanno un regalo di mille euro”. Sarebbe stata questa, secondo quanto si apprende dagli investigatori, la promessa fatta dal presidente della Federazione nazionale sordi per convincere alcuni iscritti all’associazione a far risultare alcuni egiziani assunti da loro come colf e badanti. Gli stranieri che volevano essere regolarizzati pagavano dai 7.500 ai 10 mila euro. Il resto dei soldi sarebbe stato diviso tra il presidente della Federazione, il legale e due pizzaioli egiziani, che avevano il compito di reclutare gli stranieri: i quattro devono rispondere di accuse che vanno da associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina mediante la presentazione di falsa documentazione, all’induzione in errore di pubblici Ufficiali. Denunciati anche 15 egiziani che hanno presentato le pratiche false. Per i militari il gruppo operava da circa 2 anni.
Le indagini vanno avanti per accertare se ci siano altri immigrati coinvolti e altre responsabilità da parte dei disabili che sono stati convinti ad assumerli in cambio di soldi.
L’indagine è partita a settembre 2013 su segnalazione dello Sportello Unico per l’Immigrazione di Roma che aveva notato un aumento delle pratiche di queste assunzioni da parte di persone sordomute. Su segnalazione dei carabinieri, lo Sportello ha richiesto alla Questura di Roma di ritirare i permessi di soggiorno già rilasciati e di sospendere il rilascio di quelli per i quali era stato avviato l’iter burocratico.
Roma, 4 ottobre 2014
Fonte Repubblica
A.L.