Circolare sulle nozze gay, Alfano: «Contro di me una violenza inaudita»

angelino alfano«Mi sono visto tirare addosso una quantità di insulti e di aggettivi di una violenza inaudita» pur avendo «solo esercitato la legge»: lo dice Angelino Alfano durante la trasmissione “Agorà” a proposito delle polemiche sulla circolare contro le nozze gay , sottolineando di essere «laico» sulle unioni civili ma contrario al matrimonio, che «è solo tra uomo e donna».

«Quello che mi ha davvero impressionato ieri, a fronte di una direttiva ai prefetti che li invita a invitare i sindaci a rispettare le leggi e a non fare in Italia cose che le leggi non prevedono – afferma alle telecamere della trasmissione di Rai3 – è che mi sono visto tirare addosso una quantità di insulti e di aggettivi di una violenza inaudita: da parte di associazioni e di giornalisti, e oggi da parte di titoli di giornali e di esponenti politici».

«Sulla registrazione delle nozze gay all’estero – ripete – ho solo esercitato la legge». «Sulle unioni di fatto sono laico, ma – spiega – la famiglia non si tocca. Il matrimonio è solo quello tra un uomo e una donna».

Sul piede di guerra i sindaci che avevano aperto i registri. E anche il Pd attacca il ministro. Debora Serracchiani, vicesegretaria nazionale del Partito democratico, afferma: «Alle domande in materia di diritti civili non si risponde a colpi di circolari».

«I diritti civili non sono un problema burocratico – ma un’esigenza della nostra società di cui la politica deve farsi carico: sono convinta che nel disegno di legge depositato in Senato vi sia una risposta adeguata», ha proseguito Serracchiani. «Ho fiducia che l’approvazione entro fine anno di quel testo metterà fine a molte polemiche, più o meno strumentali, e porterà il Paese a un livello europeo di civiltà», conclude.

Roma, 8 ottobre 2014
Fonte Il Secolo XIX
A.L.