Ha confessato l’autore del delitto di Moustafa E.A., il marocchino senza fissa dimora trovato morto in via Adriano, domenica sera. La vittima, con precedenti per droga e furto, era caduta dal balcone di un’ex scuola (l’istituto professionale Achille Grandi) attualmente abbandonata. La persona individuata è un marocchino 29enne fermato dalla squadra mobile della polizia. L’uomo, Andil Lanbar, ha raccontato di aver iniziato a litigare con il connazionale per il troppo rumore e di aver quindi spinto Moustafa dalla finestra al secondo piano dell’ex scuola durante una lite iniziata per banali motivi amplificati dall’alcol.
L’OMICIDIO – Il delitto e’ maturato in un contesto di degrado profondo: nello stabile di via Adriano 60 vivono numerosi senzatetto, spesso in situazioni igieniche pessime. Al momento della lite nella stanza erano presenti sei uomini, compresi Lanbar e Moustafa, tutti ubriachi. La vittima dormiva nella stanza da tempo, ma a un certo punto ha iniziato a lamentarsi per il rumore. Ha aggredito Adil e i due hanno iniziato a picchiarsi violentemente, nonostante i tentativi di separarli da parte degli altri quattro. In seguito a uno spintone, Moustafa e’ volato giu’ dalla finestra ed e’ morto per emorragia interna con diverse costole rotte. La polizia era stata avvertita della morte di Moustafa da una telefonata anonima al 118 che, una volta identificata, ha permesso di risalire a due testimoni. I due hanno identificato Adil come l’uomo che ha spinto Moustafa dalla finestra: il 29enne e’ stato fermato ieri presso una mensa di carita’ e, dopo aver fornito versioni contrastanti, e’ crollato durante l’interrogatorio ammettendo la sua responsabilita’
Mercoledì è stata effettuata l’autopsia sul corpo della vittima, il medico legale ha stabilito che l’uomo era deceduto a causa di “fratture costali causanti la lesione del polmone sinistro con versamento di sangue nell’emitorace sinistro e destro”. Inoltre, l’analisi ha riscontrato ecchimosi e ferite in varie parti del corpo, compresa una frattura al lato sinistro del bacino.
Milano, 6 ottobre 2014
LCSO