In Italia, 1 donna su 3 ha subìto almeno una forma di violenza da bambina, l’11% abusi sessuali. Lo rivela un’indagine diffusa oggi a Roma da Terre des Hommes alla presentazione del dossier della campagna ‘Indifesa’. In Italia si riscontra un aumento del 56% negli ultimi dieci anni dei minori vittime di reati. Più di 5.100 bambini nell’ultimo anno, secondo rilevazioni delle forze dell’ordine, sono stati vittime di reati e il 61% di loro sono bambine. Crescono anche i maltrattamenti in famiglia, +87%, rispetto a dieci anni fa. In crescita anche il fenomeno dell’abbandono dei minori (+94%), le violenze sessuali aggravate (+42%) e aumentano del 411% le vittime di reati di pornografia minorile.
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti fra gli altri Pietro Grasso, presidente del Senato, Federica Giannotta, responsabile advocacy dell’associazione, Donatella Vergari, segretaria di Terres des Hommes e Carlo Freccero.
“Nel 2014 nascere femmina può essere uno svantaggio, chi nasce femmina potrebbe dover correre di più” ha detto, commentando i dati del dossier Indifesa, il garante dell’Infanzia e Adolescenza, Vincenzo Spadafora. “I fondi per le politiche sociali sono diminuiti negli anni, quando si va a tagliare si finisce sempre lì – ha rimarcato – e il compito dello Stato non è sostituibile da altre organizzazioni”.
Nel suo intervento a palazzo Chigi per la conferenza di presentazione della campagna ‘Indifesa’, Pietro Grasso ha ricordato che “tra due giorni celebreremo la Giornata mondiale delle bambine, promossa dalle Nazioni Unite. Mi sembra un’ottima occasione per riflettere sullo stato della promozione e della tutela dei diritti dei minori: in questo senso il terzo Dossier ‘Indifesa’ si conferma essere un essenziale strumento di conoscenza e di comprensione sui temi dello sfruttamento e della violenza. Un fenomeno che non ci stancheremo mai di denunciare all’interno della nostra società ‘avanzata’ è quello delle donne vittime di violenze di genere, minacce, molestie, discriminazioni”.
“Quando parliamo di condizione della donna nei Paesi in cui Terre des Hommes opera, però – ha aggiunto Grasso – bisogna fare i conti con realtà in cui, per quanto imperfetta la nostra possa essere, rientrano nella normalità e si perpetrano quotidianamente crimini – perché altrimenti non si possono definire – che la nostra società non conosce, come aborti selettivi o selezione dopo la nascita (che, nella pratica, significa soppressione), denutrizione delle figlie femmine, mutilazioni genitali, matrimoni forzati”.
“Sono orrori – ha denunciato la seconda carica dello Stato – che la nostra coscienza non può tollerare: le società democratiche, che comunque ripeto sono luogo di forti discriminazioni, devono farsi promotrici della costruzione di un nuovo paradigma culturale a livello internazionale che ponga la tutela dei bambini al centro dell’azione di qualunque governo. In questo mondo così profondamente interdipendente non si possono considerare queste azioni come lontane dalla nostra realtà: primo perché è un dovere morale intervenire, secondo perché proprio di questi tempi ci rendiamo conto, drammaticamente, di come l’arretratezza culturale e la mancanza di democrazia in un luogo del mondo apparentemente remoto possa avere ripercussioni anche sulla nostra società”.
Roma, 9 ottobre 2014
Adnkronos
A.L.