Sparge grasso sul muretto per allontanare i giovani nottambuli, ma il muretto fa tante vittime anche di giorno

poliziotto poliziaUna larga striscia di grasso sul muretto, per evitare gli schiamazzi di chi la sera, ha voglia di fare tardi. Questa la soluzione che giornalmente viene attuata al ponte di via Bergamo. Sconosciuto l’ingegnoso autore dell’iniziativa che da oltre un mese porta avanti i suoi propositi. Ma ciò che è sicuro è che ad essere rovinati,non sono solo jeans e vestiti di giovani in cerca di un luogo dove sedersi a chiacchierare. Anche i passanti, desiderosi di ammirare il Lambro, cadono infatti vittima delle resistenti chiazze di grasso. E così borsette da diverse centinaia di euro, tablet e zaini finiscono irrimediabilmente macchiati.

Un problema che ha portato la polizia locale a posizionare, lo scorso fine settimana, un lungo nastro di plastica, con l’obbiettivo di avvisare del rischio per costosi jeans e per signorili tailleur. Tanti però, i curiosi che si sono fermati lungo il fiume per capire a cosa servisse il nastro rosso. E così l’avvertimento si è trasformato in un nuovo motivo di attrazione verso quella striscia consistente di materiale viscoso. Indignati i commercianti e i ristoratori delle attività circostanti. «Lo trovo assurdo — dichiara Simone Franzoso, dal ristorante giapponese Mume —. In tal modo si vieta a chiunque di mangiare un gelato comodamente seduto, o di fumare una sigaretta lontano dalla strada». Proprio l’assenza di panchine, infatti, porta i passanti ad appoggiarsi a quel basso muro pietra. «Numerosi clienti sono entrati nel mio ristorante arrabbiati o addirittura in lacrime — prosegue —. Nel week-end una famiglia stava attendendo una coppia di amici per cenare, hanno fatto sedere il bimbo sul muretto: i suoi pantaloni erano da buttare. Per non parlare della ragazza che piangendo, cercava di ripulire la propria borsa. Questo è un vero atto vandalico».

Monza, 9 ottobre 2014

Il Giorno

LCSO