Tre “aggressioni” a scopo sessuale, tutte classificate come violenza sessuale anche se diverse fra loro. tutti tentativi maldestri, in un caso più atti osceni che altro, ma comunque eventi che traumatizzano la vittima, quando non sono addirittura estremamente violenti come l’ultimo della notte scorsa.
Tre sono solo gli episodi noti e che hanno portato a conseguenza di natura giudiziaria ma le statistiche dicono che a fronte di ogni episodio denunciato ne avvengono almeno 5, quattro dei quali restano ignoti per vergogna, sottovalutazione o semplicemente perché risoltisi senza gravi conseguenze.
Ma una recrudescenza del fenomeno esiste e soprattutto si registra una mancanza di freni inibitori. Le aggressioni avvengono in piazza, in pubblico, a volte in piena notte, in altri casi in pieno giorno e fra il traffico.
Non c’è differenza fra le vittime. La scorsa notte è stata presa di mira una donna tunisina da un immigrato siriano, ma il 17 settembre era toccato ad una donna italiana essere aggredita e a salvarla furono titolare e clienti di un bar.
Neanche le processioni religiose sono esenti dalla presenza di maniaci. Sono stati i fedeli a bloccare a fare arrestare un uomo il 27 settembre durante la processione di san Cosma e Damiano a Sferracavallo.
Un fenomeno, però, che mostra anche reazioni indignate da parte dei cittadini e denunce crescenti, proprio come nel caso della festa patronale di sferracavallo o dell’intervento dei clienti del bar di via Roma. una sorta di “muro civile” a fronte di questa recrudescenza che in più occasioni fa scattare gli interventi delle forze dell’ordine e vere e proprie cacce all’uomo sempre conclusesi con la cattura dei responsabili
Manlio Viola – BlogSicilia