“Nessuna riforma della giustizia sta in piedi se non reclutiamo almeno 1.000 persone. Il tema fondamentale e’ quello delle risorse umane, del personale di cancelleria”. A sostenerlo, ricordando come il suo primo incontro da ministro sia stato proprio col loro sindacato, e’ il titolare della Giustizia, Andrea Orlando, secondo cui “e’ l’emergenza delle emergenze”. Orlando si e’ soffermato anche su altri punti dell’azione del governo. In particolare, ha aggiunto, il decreto varato “non e’ la soluzione” di tutti i problemi ma “apre una strada che nei prossimi anni potra’ intercettare parte della domanda di giustizia”, ovvero quella di arbitrati e negoziazioni. “Se questa strada funzionera’ avremo una funzione in piu’ per affrontare la domanda di giustizia”, ha detto ancora Orlando. Oltre a questo “e’ partito il processo telematico, che ha consentito passi avanti e su cui siamo il Paese che ha processo piu’ avanzato di informatizzazione” e infatti e’ uno dei tre punti su cui il ministero non intende effettuare tagli. “Non taglieremo sulle spese personale per il personale amministrativo e di cancelleria e non taglieremo sul vitto dei detenuti – ha concluso – sul resto dovremo fare sacrifici”.
Venezia, 11 ottobre 2014
AGI
A.L.