Virus Ebola: un altro caso Excalibur, ma questa volta il cane non verrà soppresso

comando-batti-5-cane zampaNon ci sarà un secondo caso Excalibur. Almeno non per il cane di uno degli operatori sanitari risultati positivi al virus Ebola dopo essere entrato in contatto con Thomas Duncan, il paziente zero. Il sindaco Mike Rawlings, come detto a Usa Today, ha deciso di mettere al sicuro il quattrozampe per un’eventuale ed auspicabile reunion con il suo proprietario: «Il cane è molto importante per il suo proprietario e vogliamo che stia al sicuro».

Il cane, di cui non è stato diffuso il nome e razza, era rimasto nell’appartamento dell’uomo contagiato. Ora gli operatori sanitari che dovranno provvedere a decontaminare l’abitazione lavoreranno a stretto contatto con i funzionari della Society for the Prevention of Cruelty to Animals per mettere in sicurezza il cane.

Nei giorni scorsi aveva scatenato molte polemiche la decisione delle autorità spagnole di abbattere Excalibur, il cane dell’infermiera Teresa Romero, primo caso di persona contagiata in Europa. Gli animalisti di tutto il mondo hanno criticato quella decisione soprattutto perché non esistono prove sull’effettivo rischio di trasmissione da cane a uomo del virus, non sono state mai fatte analisi sull’animale e non si è neanche tentato di metterlo in quarantena. Da parte loro, le autorità sanitarie si sono limitate a dire che non si poteva correre alcun rischio in merito.

di Fulvio Cerutti
Roma, 13 ottobre 2014
Fonte La Stampa
A.L.