Durissime parole del rappresentante europeo per gli Affari Esteri Ashton: «New Delhi trovi una soluzione rapida e soddisfacente alla controversia»
Una sferzata tosta quella dell’Unione Europea all’India sul caso dei nostri due marò. La più risoluta da quando Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono stati fermati in India, più di due anni e mezzo fa, con l’accusa di aver ucciso due pescatori. Rispondendo a un’interrogazione del vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, l’alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Catherine Ashton, ha infatti affermato non solo che «i ritardi nel processo dei due marò sono del tutto inaccettabili», ma anche che «l’Ue ha esortato l’India a trovare al più presto una soluzione rapida e soddisfacente alla controversia, in base alla Convenzione dell’Onu sul diritto del mare e al diritto internazionale». Una risposta, quella della baronessa Ashton, «che conferma – afferma Tajani – l’impegno dell’Europa per la rapida soluzione del caso». Nella sua interrogazione, il vicepresidente del Parlamento europeo, prima ricorda che «la sera del 31 agosto, Massimiliano Latorre è stato ricoverato in ospedale a seguito di un grave malore», poi chiede quali iniziative si intendano adottare non solo per «far rispettare i diritti di due cittadini europei trattenuti in violazione dei diritti dell’uomo», ma anche per «garantire le cure necessarie a Massimiliano Latorre». Infine Tajani domanda se non sia opportuno che la Ashton intervenga «con il governo indiano al fine di far rientrare in Europa i due fucilieri». Nella sua risposta l’Alto Rappresentante, dopo aver «condannato» i ritardi nel processo, sottolinea che «l’Ue segue con estrema attenzione sin dall’inizio il caso dei due fucilieri, tenendosi in stretto contatto sia con le autorità italiane che con quelle indiane». Inoltre la Ashton aggiunge che negli ultimi mesi «il caso è stato costantemente sollevato negli incontri con i rappresentanti del governo indiano». Infine l’Alto Rappresentante si compiace «della decisione della Corte suprema indiana di autorizzare il rimpatrio di uno dei due fucilieri, colpito da un ictus». Per Tajani, che promette di continuare a «vigilare» fino alla liberazione dei marò, dalle parole della Ashton «emerge forte la condanna nei confronti dell’India per i ritardi accumulati nell’affrontare la vicenda». Intanto, secondo il quotidiano indiano «Economic Times», il governo del premier Narendra Modi si appresterebbe a valutare una proposta dell’Italia per una «soluzione consensuale» del caso.
Luca Rocca – Il Tempo
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