Bambini in Senato. Presidente Grasso, geniali vi cambierei con senatori

Immagine“I progetti che avete presentato mi spingono quasi quasi a cambiare i senatori con voi per portare avanti celermente le vostre proposte di legge”. Così il Presidente del Senato, Piero Grasso, complimentandosi con gli alunni delle scuole primarie selezionate nell’ambito dell’iniziativa “Vorrei una legge che…”.

Le vostre idee “geniali” e “i vostri progetti – ha affermato Grasso durante una cerimonia nell’aula del Senato – dimostrano che è necessario avere regole per vivere in comunità perché da lì derivano i diritti e i doveri. I temi che avete trattato, dall’ambiente alla salute, dai diritti dei bambini ainiziative contro lo spreco, sono importanti e rendono noi responsabili a venire incontro alle vostre esigenze. La legge è espressione delle esigenze dei cittadini e chi li rappresenta deve venire incontro all’interesse generale”. Secondo il Presidente del Senato, i bambini “nel loro entusiasmo hanno delle idee geniali”, gli adulti invece “si sono adattati a tante cose e non hanno più stimoli e impulsi. “Voi bambini avete voglia di combattere le ingiustizie, avete quello che dovrebbero avere tutti i cittadini: la necessità del rispetto delle regole e l’impegno di vivere in una comunità e quindi la solidarietà”.

“Quando vi troverete a dover scegliere se applicare una regola oppure no, ricordatevi di questa giornata e scegliete di applicare la regola”, perché le regole “sono necessarie per vivere in una comunità”, ha aggiunto il Presidente del Senato, Pietro Grasso, parlando nell’aula a una platea di alunni delle scuole primarie di diverse parti di Italia. “Vorrei che vi sentiste partecipi delle istituzioni – ha puntualizzato Grasso – come il Senato e Ministero dell’Istruzione, che oggi è rappresentato dagli insegnanti. Voi siete dentro a un palazzo delle istituzioni: non guardatele, ma pensate che qui dentro c’è qualcuno che cerca di lavorare per voi nell’interesse generale”. Ai bambini ha poi chiesto di “affrontare la scuola con gioia e curiosità e non come una cosa che dà fastidio. Avete stimoli che noi non avevamo, che vi permettono di stare nel mondo, di partecipare con coscienza e consapevolezza alla vita di tutti i giorni. Andate a scuola con gioia – ha ribadito – e cercate di avere la voglia di imparare e conoscere. In bocca al lupo”

Fonte Ansa

Roma, 27 marzo 2015