I ragazzi hanno capito che l’autista si era sentito male e non controllava più il mezzo. Hanno provato a fermare il pullman per evitare una strage.
Hanno visto che qualcosa non andava così i tre amici di Fonzaso, tutti studenti dell’istituto Rizzarda, si sono diretti verso il conducente dell’autobus che ormai era piegato sul volante, privo di sensi.
Hanno disperatamente cercato di spostarlo per prendere il comando del mezzo che ormai viaggiava, con tutto il suo carico di passeggeri, verso un possibile disastro. Dopo pochi istanti il tentativo si è interrotto, con lo schianto autonomo del bus contro il tiglio. Non c’è stato il tempo per fare di più. Nove i feriti, fortunatamente tutti lievi.
Ma loro, G.Y, classe 1998, H.H. e F.N. entrambi del 1997, tutti residenti a Fonzaso, figli di immigrati, i primi due di origine marocchina e il terzo libica, hanno reagito con tempestività e con fermezza per evitare che si consumasse una possibile strage.
È questo il risvolto inedito, quanto umano, dell’incidente accaduto sabato sera lungo la Culiada, quando un pullman di linea della Trentino Trasporti è rimasto in balia di se stesso, dopo che il conducente, M.Z., 55 anni, di Tonadico (Trento), si è sentito improvvisamente male, perdendo i sensi. Il sinistro è avvenuto verso le 18.30, all’altezza di Carpen, lungo la statale 50.
Roma, 31 marzo 2015