Grecia, ‘no’ al 60%. Festa in piazza. Atene chiede nuova liquidità alla Bce. Ansia Borse, si teme il caos

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Il No è in netto vantaggio in Grecia dopo che è stato scrutinato il 50% delle schede. Sono i primi risultati del referendum indetto dal premier Alexis Tsipras sull’ultima proposta di accordo lanciata dai creditori, Bce-Ue-Fmi e Esms. A spoglio parziale, i voti contrari sono il 61,21%. Dopo la chiusura delle urne alle 18 (19 in Italia), tutte le tv greche davano il ‘No’ avanti sul ‘Sì’ ma con percentuali più basse, tutte intorno al 52%. Tuttavia secondo una proiezioni il ‘No’ volerebbe oltre il 61%.

AFFLUENZA AL 65% – L’affluenza ai seggi si attesterebbe intorno al 65%Il quorum del 40% èstato comunque superato: il referendum è dunque valido. Quasi 11 milioni i greci chiamati oggi al voto per decidere del loro futuro (e di quello dell’Eurozona).

LA FESTA – ai primi annunci delle televisioni un urlo di gioia è esploso nella sede di Syriza. In tanti hanno fotografato con i cellulari le schermate tv che rimandavano i primi dati, mentre alcuni dirigenti del partito invitano alla calma. Piazza Syntagma si è riempita dei sostenitori del ‘no’. Dopo circa due ore dalla chiusura dei seggi i dati reali hanno cominciato a indicare una vittoria di Tsipras e i suoi sostenitori si sono riversati nella piazza cuore politico-popolare di Atene, dove anche nei giorni scorsi si sono fronteggiate le due fazioni del ‘si’ e del ‘no’. Molti cittadini greci sventolano bandiere di Syriza e molti portano una bandiera greca

“SUBITO AL TAVOLO DEI NEGOZIATI” – Il governo greco ha già fatto sapere di voler riprendere immediatamente le trattative con l’ex Troika,  in modo da siglare un accordo che consenta al Paese di superare l’attuale crisi. Lo ha detto il portavoce, Gabriel Sakellaridis, che parla di un’intesa da chiudere “entro 48 ore”. Il premier Tsipras segue i risultati da Palazzo Massimo, sede dell’esecutivo, mentre il ministro delle finanze Varoufakis incontra i banchieri greci. La Banca centrale greca avrebbe presentato richiesta alla Bce di aumentare la liquidità di emrgenza a favore del sistema bancario ellenico, secondo quanto rendono noto fonti del governo greco.

“RESTA L’EURO” – Il governo greco non ha intenzione di emettere una moneta parallela, ha assicurato questa sera il capo dei negoziatori greci Euclid Tsakalotos parlando alla Star Tv dopo il risultato del referendum. “Non penso che ci cacceranno via” dall’Euro, “siamo pronti a incontrarli già da stasera”, ha aggiunto riferendosi ai creditori.

LO SCENARIO GREXIT – Per Jp Morgan l’uscita della Grecia dall’euro è adesso lo scenario base. La banca Usa vede un’alta probabilità di uscita della Grecia dall’euro. Una Grexit, aggiunge, sarebbe “caotica”.

ANSIA BORSE – Si profila una giornata ad alta tensione sui mercati finanziari domani. Lunedì scorso è stata una sorta di test dopo l’annuncio del governo di Atene di indire il referendum. Panico sui mercati, borse europee che in una giornata hanno bruciato quasi 290 miliardi, euro sotto pressione. Ma fonti del Tesoro rassicurano: l’Italia ha buoni motivi per avere fiducia anche sul piano strettamente finanziario ed è pronta ad assorbire eventuali shock dei mercati.

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LA GIORNATA / TSIPRAS AL SEGGIO – Il premier greco Alexis Tsipras intorno alle 9 e mezza è giunto al suo seggio elettorale, accolto da una folla enorme di giornalisti e curiosi (FOTO) Camicia bianca, sorridente, il primo ministro è entrato in cabina. Poi, quando è uscito, si è levato un applauso spontaneo da parte dei suoi sostenitori. “Quando la democrazia vince la paura, vince la volontà del popolo – ha detto – E’ un messaggio di dignità”.

VAROUFAKIS – Il ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha votato a Faliro, sulla costa ateniese, anche lui accolto da una grande folla. “Gli enormi fallimenti dell’Eurogruppo hanno portato a un ultimatum – ha dichiarato – Oggi la gente può dare la sua risposta”. Varoufakis ha ribadito che, nel caso di vittoria del ‘sì’, si dimetterà “assolutamente”. Votare no “è l’unica strada per un accordo praticabile”, ha detto in un’intervista all’Abc, secondo quanto riporta Bloomberg. Per il ministro la crisi di liquidità delle banche greche è stata “architettata politicamente”.ù

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BCE: PRONTI A FARE DI PIU’ – Renzi, che ieri ha rassicurato gli italiani (“non devono avere paura”), oggi ha lanciato un appello: “Qualunque sia il risultato del referendum greco, da domani si dovrà tornare a parlare e la prima a saperlo è proprio Angela Merkel”. Dopo la discussione greca, ha aggiunto, “ci occuperemo di crescita e investimenti in Europa”. E in tal senso le intenzioni della Bce lasciano ben sperare: “La Banca centrale europea – ha affermato il membro francese del board della Bce, Benoit Courè – ha ben chiaro che se è necessario fare di più, farà di più“. Secondo Coeure – riporta l’agenzia Bloomberg – l’Eurozona ha bisogno di strumenti che aiutino gli stati a rispondere agli shocks.

MERKEL: AD OCCHI CHIUSI CONTRO UN MURO – Per Angela Merkel la direzione imboccata dalla Grecia è senza sbocco. La politica di Alexis Tsirpas è “dura e ideologica”, e il premier greco “lascia andare il paese ad occhi aperti contro un muro”, si sfoga la cancelliera con i colleghi di partito, secondo quanto scrive Spiegel on line. Domani la Markel incontrerà a Parigi il presidente francese, Francois Hollande, per discutere degli sviluppi della situazione post-referendum.

FRANCIA: NON PUNIAMO LA GRECIA – Dalla Francia invece arrivano segnali di distensione: il ministro dell’Economia Emmanuel Macron, invita i governi europei a non punire la Grecia come avvenne con la Germania dopo la Prima guerra mondiale. “Qualsiasi sia l’esito del voto dobbiamo riprendere i negoziati politici. Non rimettiamo in scena il Trattato di Versailles”, ha detto Macron.

LA ‘DELEGAZIONE’ ITALIANA PER IL NO (FOTO) – L’ex Pd Stefano Fassina e il deputato Alfredo D’Attorrehanno partecipato, con la delegazione di Sel, all’incontro con Tasos Koronakis, segretario nazionale di Syriza, nella sede del partito greco ad Atene. “In tutta questa vicenda – ha commentato Nichi Vendolaleader di Sel – la parte più codarda è quella che ha giocato l’Italia. Avrebbe potuto giocare ben altro ruolo”. “L’austerità – ha aggiunto – è l’inzio del suicidio dell’Europa”. “Non c’è nessun derby tra dracma ed euro” – ha concluso.

Delegazione della sinistra ad AteneAnche Grillo  ad Atene a supporto del no. Oggi, sul suo profilo Twitter, ha scritto: “Votare NO al #referendum greco, parola di Nobel”. Nel link inserito a corredo del post, pubblicato su www.beppegrillo.it, sono state riportate le riflessioni di Paul Krugman e di Joseph Stiglitz, rispettivamente premi Nobel per l’economia nel 2008 e nel 2001, e di Thomas Piketty, economista di fama internazionale.

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Fonte La nazione

Atene, 5 luglio 2015