Clamorosa svolta nell’omicidio del carabiniere Emanuele Lucentini, originario di Tolentino, ucciso a Foligno due mesi fa. Il suo collega, Emanuele Armeni, è stato arrestato su ordine del procuratore di Spoleto Sandro Cannevale.
A due mesi dal fatto che scosse l’opinione pubblica folignate, la sterzata nell’inchiesta per omicidio è arrivata in mattinata. A compiere l’arresto sono stati gli agenti della squadra mobile perugina che hanno eseguito un ordine di misura cautelare in carcere chiesto dal procuratore capo di Spoleto Cannevale e disposto dal giudice per le indagini preliminari.
L’accusa nei confronti del militare è omicidio volontario del collega Emanuele Lucentini, cinquant’anni, che era di pattuglia con Armeni, trentotto anni, la notte del 16 maggio. Comunque, si tratta di un’ipotesi di indagini preliminari, avvalorata secondo le indiscrezioni dalle perizie balistiche disposte dala Procura. I due rientrarono all’alba dopo una notte di pattugliamenti e di controlli, quando dalla mitraglietta impugnata da Armeni parti un colpo che raggiunse Lucentini alla testa. Segui la corsa in ospedale e la drammatica notizia del decesso di Lucentini. All’inizio si parlò di infortunio, ma successivamente la versione fornita da Armeni é entrata in collisione con gli accertamenti. La famiglia di Emanuele Lucentini aveva chiesto di fare chiarezza su alcuni elementi.
15 luglio 2015
fonte Corriere Adriatico
AP