Sulla morte di Eligia Ardita, uccisa 10 mesi fa nella casa di via Calatabiano a Siracusa, vengono a galla verità sempre più inquietanti. Dopo la confessione del marito, Christian Leonardi, ottenuta dagli inquirenti, ora dal settimanale GIALLO arriva un’esclusiva che potrebbe stravolgere le indagini.
Gli inquirenti, infatti, avrebbero trovato il dna di una donna all’interno dell’abitazione della vittima. Più precisamente su una parete proprio vicino al divano su cui la povera Eligia è stata uccisa. I carabinieri del Ris di Messina stanno ora analizzando il dna, se fosse confermato che non appartiene alla 35enne, scatterebbe l’ipotesi di una complice per Christian Leonardi.
Già nei mesi scorsi si era pensato al coinvolgimento di un’altra persona, ora potrebbe esserci anche un nome. Probabilmente questa donna avrebbe aiutato Leonardi a ripulire la casa dopo l’efferato omicidio.
LA RICOSTRUZIONE
Il 19 gennaio la vittima invita a cena i genitori. Intorno alle 21.30 vanno via e il marito, Christian Leonardi dice alla moglie di voler uscire e raggiungere gli amici. La donna insiste affinché resti a casa. Ne nasce un violento litigio che degenera: l’uomo la colpisce al capo, le tappa la bocca; la donna vomita, perde i sensi e va in arresto cardiaco. Lui la trascina sul pavimento e poi la adagia sul letto. Ripulisce tutto e solo dopo un’ora chiama il 118. I sanitari tentano ogni cosa per tentare almeno di salvare la bambina con un cesareo. Ma non c’è niente da fare.
28 ottobre 2015
fonte retenews24