Secondo media spagnoli per un componente della direzione gara il pilota italiano è stato corretto.
Valentino Rossi non molla e rilancia. Il ‘Dottore’ ricorre contro la sanzione dei Commissari Fim il 25 settembre per il contatto con Marc Marquez nel Gp di Sepang. I patrocinatori del pilota della Yamaha – spiega una nota firmata dall’avv.Massimiliano Maestretti di Lugano – hanno depositato appello al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna contro la decisione. La sanzione disposta dalla Direzione di gara era l’ultimo posto in griglia a Valencia, nel Gp che chiuderà la stagione 2015 del motomondiale, e tre punti di penalizzazione sulla licenza, per il gesto di reazione al tentativo di sorpasso di Marquez, con conseguente caduta e ritiro dello spagnolo.
IL PUNTO
A Valencia Valentino Rossi andrà in pista e gareggerà fino alla fine per il titolo mondiale di motogp, nonostante il finale di stagione al vetriolo con Marquez. Lo ha annunciato lo stesso campione della Yamaha. ”Grazie a tutti per il fantastico supporto, leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatura. Da oggi si lavora per Valencia”. Con un tweet sul suo profilo ufficiale il ‘Dottore’ ringrazia tutti i suoi fan e annuncia che correrà l’ultimo Gp a Valencia dopo tutte le polemiche per lo scontro in pista con Marquez a Sepang. Dal canto suo Marquez ora cerca di tenersi fuori dalla polemica: “Penso solo a Valencia, tutti hanno visto quello che è successo”.
Parole in difesa del comportamento di Rossi arrivano anche da uno dei giudici di Sepang. “Marquez ha portato la situazione al limite”, “quello di Valentino non è stato un calcio” e “non c’è stato nessun insulto da parte del pilota italiano”. A parlare ai microfoni di Cadena Cope, secondo quanto riportato dal “Mundo Deportivo”, è Javier Alonso, uno dei tre giudici della “Direzione Gara” del Gran Premio della Malesia
Una guerra di nervi che prosegue a colpi di aneddoti e dichiarazioni. Secondo quanto scrive il quotidiano spagnolo Marca, nell’infuocato dopo gara in Malesia un gruppo di fan del campione della Yamaha ha fatto irruzione nel box Honda per intonare cori e indirizzare insulti nei confronti del rivale spagnolo reo d’aver provocato il pilota pesarese. Tra i tifosi più accesi, come riporta Marca, c’era Maurizio Vitali, ex pilota e uomo di fiducia di Valentino.
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Il caso di Valentino Rossi e le sue scintille con Marquez a Sepang è arrivato fino a Palazzo Chigi. Il premier Matteo Renzi ha infatti avuto oggi, nel corso della sua giornata a Lima nell’ambito della missione in Sudamerica, una telefonata con il pilota marchigiano.
Da Vasco Rossi a l’ex ct Marcello Lippi, passando per il presidente del Coni, tutta l’Italia si è schierata al fianco di Valentino Rossi. La Spagna invece difende il suo connazionale Marquez con titoli avvelenati.
“Il Mondiale di Motogp è stato falsato”, tuona Giovanni Malagò. “Valentino stesso ha riconosciuto di essere cascato nella provocazione. C’è una responsabilità da parte sua però io lo voglio assolutamente difendere e non per un fatto istituzionale. Credo così facendo si sia falsato il mondiale”. Così il presidente del Coni parlando del contatto fra Valentino Rossi e Marc Marquez nel Gp di Malesia di MotoGp.
E la petizione internazionale per chiedere l’annullamento della penalità al campione marchigiano su Change.org ha raggiunto quasi 500mila firme.
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“Ho visto il video tv dell’episodio tra Rossi, un episodio che non scalfisce l’immagine di un campione come Valentino, noi italiani siamo più democratici, le altre nazioni fanno sinergie ma non fatemi aggiungere altro…”: così il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio. “Valentino Rossi è caduto in un trappolone, io sto assolutamente con lui”. Così Marcello Lippi, parlando nel programma di Radio 2 ‘Non è un paese per giovani’, dopo quanto accaduto ieri nel Motomondiale. “Che tristezza chi dice che Valentino si meritava una punizione più grande. Come sempre, un grande campione suscita grande invidia”, aggiunge Lippi. “Valentino ha sbagliato, però… Un po’ di nervosismo, con tutto quello che gli è capitato, è comprensibile”, le parole dell’ex ct della Nazionale di calcio. Quel gesto, vero o presunto, potrebbe macchiare la carriera di Valentino un po’ come accadde per la famosa testata di Materazzi a Zidane nella finale Mondiale del 2006? “No, loro sono campioni e non hanno macchiato niente con quel gesto”, conclude Lippi.
Fonte Ansa
Roma, 31 ottobre 2015