Turchia al voto, Erdogan: “Pensate alle vostre elezioni”

Erdogan

Dopo lettera-appello media internazionali e critiche Economist. Alle urne 55 milioni turchi,già record voto estero. In lizza 16 partiti, soglia sbarramento record al 10%.

“Che ve ne importa? Pensate alle elezioni nei vostri Paesi”. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha risposto oggi a Istanbul agli allarmi sulla libertà di stampa in Turchia alla vigilia del voto anticipato di domani, allarmi giunti da parte di diversi media internazionali. Diversi media internazionali, tra cui il New York Times e il Washington Post oltre a diverse testate europee, hanno inviato una lettera-appello a Erdogan esprimendo “profonda preoccupazione per il peggioramento della situazione della libertà di stampa in Turchia”. “Ci sono dichiarazioni di alcuni media internazionali contro di me e contro un certo partito (il suo, Akp) su ordini di una mente superiore. Questo è molto significativo”, ha detto Erdogan, attaccando anche l’Economist, che in un editoriale ha invitato a non votare per l’Akp per impedirgli di modificare la Costituzione.

Alle urne 55 milioni turchi,già record voto estero. In lizza 16 partiti, soglia sbarramento record al 10% – Domenica primo novembre quasi 55 milioni di turchi sono chiamati alle urne per le seconde elezioni politiche in meno di 5 mesi. Il ritorno al voto si è reso necessario per lo stallo seguito alle elezioni del 7 giugno scorso, quando per la prima volta dal 2002 l’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan non è riuscito a ottenere la maggioranza necessaria a governare da solo. Concluse senza successo le trattative per formare un esecutivo di coalizione, Erdogan ha indetto elezioni anticipate. Il parlamento turco è composto da 550 seggi. Per formare un governo ne occorrono almeno 276, mentre con la maggioranza qualificata dei 2/3 (367 seggi) è possibile cambiare la Costituzione. Tuttavia, se una riforma costituzionale viene votata da almeno 330 parlamentari può successivamente essere approvata attraverso un referendum popolare. I deputati del Meclis, la Grande assemblea nazionale, sono eletti con un sistema proporzionale in 85 distretti. Per i partiti è prevista però una soglia di sbarramento record del 10%. Se si resta al di sotto, i seggi potenzialmente conquistati vengono distribuiti tra quelli che sono riusciti a superarla. I partiti in lizza domenica saranno 16. A giugno, oltre all’Akp altri tre schieramenti sono entrati nel Meclis: il socialdemocratico Chp, il nazionalista Mhp e per la prima volta un partito filo-curdo, l’Hdp. In precedenza i curdi correvano come candidati indipendenti proprio per evitare di confrontarsi con lo sbarramento. Il tasso di partecipazione elettorale in Turchia è storicamente più alto della media dei Paesi europei. A giugno ha votato l’83,9% degli aventi diritto. Una partecipazione simile è attesa domenica, anche alla luce della crescita nell’affluenza del voto all’estero: sui quasi 3 milioni di aventi diritto, 1 milione 264 mila hanno già espresso il proprio voto (43,7%), con un aumento di 8 punti rispetto a giugno.

 

Fonte Ansa

Roma, 1 novembre 2015