Legge Stabilità, Chiamparino a Renzi: “Avanzare esigenze non è eversivo”

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“No braccio di ferro, Regioni vogliono dare risposte a cittadini”.

“Non mi pare che presentare delle esigenze sia una proposta eversiva. O le cifre che noi portiamo vengono dimostrate fasulle, e dal momento che finora nessuno lo ha fatto, non c’è dubbio che una risposta alle Regioni debba essere data. Nessuna sfida nè braccio di ferro, solo la volontà delle Regioni di dare risposte ai cittadini”. Così il presidente delle Regioni Sergio Chiamparino. “E’ chiaro – ha sottolineato Chiamparino parlando oggi nell’aula del consiglio regionale del Piemonte – che se una trattativa politica partirà, questa deciderà dove fermare l’asticella. Se, come mi auguro, ci sarà un incontro con il Governo domani, o comunque prima di giovedì quando la Conferenza delle Regioni dovrà dare un parere sulla Legge di Stabilità, sarà utile capire se sulla sanità e sul pluriennale si può dare vita a due gruppi di lavoro per valutare le nostre richieste”.

“La convocazione delle Regioni da parte del Governo non è ancora arrivata. Mi auguro che giungerà presto, nelle prossime ore o domani e comunque prima di giovedì, quando la Conferenza delle Regioni dovrà dare un parere sulla Legge di Stabilità”, ha detto Chiamparino.

“Preferisco avere le mani libere dal punto di vista politico per portare avanti le proposte legate alla nuova stagione che si apre. Le mie dimissioni alla presidenza della Conferenza delle Regioni restano, giovedì chiederò di calendarizzare l’elezione del nuovo presidente”, ha spiegato Chiamparino. “La situazione non sarebbe così politicamente corretta – ha sottolineato  – se uno avesse una responsabilità che deve fargli tenere conto delle esigenze di tutti”.

“Non vado all’incontro col governo con spirito di divertimento ma di lavoro. Lo considero un importante, impegnativo appuntamento nella mia agenda di lavoro”, dice Chiamparino risponde così a Renzi, che dopo le critiche delle Regioni alla Legge di Stabilità ha accompagnato la convocazione con un “adesso ci divertiamo”.

 

Fonte Ansa

Roma, 4 novembre 2015