Cruciale non indebolire sistema pensioni.
Stop alla Tasi e all’Imu per la casa d’abitazione data in comodato d’uso ai figli (o comunque a parenti di primo grado). E’ questa una delle possibili modifiche alla manovra a cui sta lavorando la maggioranza in Senato. Lo riferisce Federica Chiavaroli (Ap), una delle relatrici del provvedimento.
Ampliamento dello stop delle tasse sulla casa, affitti, rafforzamento della decontribuzione dei giovani al Sud, interventi sulla povertà, tetto ai contanti per i money transfer, più risorse a Caf e patronati, e infine, anche se in bilico, un intervento sul fronte previdenziale e uno per il personale dell’agenzia delle entrate: sono questi gli 8 capitoli su cui la maggioranza è a lavoro. A riferirlo Federica Chiavaroli (Ap, relatrice al ddl) che spiega come ad ora però “lo spazio di manovra sia di 300 milioni di euro”.
“La fase di ripresa dell’economia italiana si sta rafforzando, nonostante lo scenario internazionale sia divenuto negli ultimi mesi più complesso”. Padoan ha sottolineato che che “il ritorno alla crescita consente di imprimere un’inversione alla traiettoria del debito. Dopo otto anni di aumento ininterrotto il rapporto tra debito pubblico e Pil scenderà dal 2016 ed è previsto in continuo calo negli anni successivi”. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan illustrando la manovra in commissione Bilancio al Senato.
Padoan ha sostenuto la necessità di non indebolire il sistema delle pensioni. Con gli interventi sul sistema previdenziale inseriti in legge di Stabilità “sottolineo che non viene depotenziata la riforma del sistema pensionistico – che lo rende uno dei più stabili e sostenibili d’Europa. E’ cruciale che anche in prospettiva non ne venga indebolito l’assetto”.
I DUBBI DI BANKITALIA E CORTE DEI CONTI
Gli interventi previsti nella manovra – ha proseguito – ”vanno valutati nel loro insieme; è un errore di prospettiva se si isolano singole misure senza tener conto del quadro organico”. Padoan ha spiegato che la riduzione fiscale introdotta dal 2014 per le famiglie, proseguita nel 2015 su Irap e che, dopo il taglio della tasi sulla prima casa, ”proseguirà nel 2016 e nel 2017 con la tassazione sulle imprese e sulle persone fisiche”.
“Complessivamente la manovra di finanza pubblica dispone interventi per 28,7 miliardi nel primo anno, 32,4 nel 2017 e 30,3 nel 2018”.
Poi rispondendo alla critica “selettiva” sulle singole misure: “Si può avere un giudizio negativo o positivo di questa legge di Stabilità, ma un giudizio che prenda in esame singole misure in modo isolato è ungiudizio di per sé errato, distorto o quantomeno incompleto”.
Il ”contrasto all’evasione – ha continuato Padoan – ha un ruolo centrale nella strategia del governo”. Il ministro ha ricordato gli accordi sottoscritti e la riforma fiscale che ha reso la normativa ”più chiara e semplice così da prevenire comportamenti abusi”.
“C’è un’esigenza generale di migliorare l’efficienza” delle Regioni. “Mi limito ad osservare che in alcuni casi c’è una efficienza più elevata, e mi sembra quasi di buon senso immaginare una convergenza verso le buone pratiche di chi è lontano”, visto che “sono adottate e quindi adottabili dalle altre”.
“Lo stanziamento” previsto in manovra per i contratti della P.a. è “coerente con la sentenza della Corte costituzionale. Occorrerà definire i comparti, si potrà così valutare, con la prossima legge di Stabilità, uno stanziamento maggiore”, ha spiegato il ministro dell’Economia.
Fonte Ansa
Roma, 5 novembre 2015