La Cassazione mette la parola fine dichiarando prescritti i pochi reati rimasti in piedi del cosiddetto processo Ganzer. L’ex comandante dei Ros è stato oggetto di indagine dal lontano 2003 alla data del processo di primo grado, nel 2010, per una serie di operazioni antidroga avvenute tra il 1991 e il 1997.
In primo grado era stato condannato a 14 anni di reclusione, mentre la Corte d’Appello di Milano, che insieme a Ganzer aveva giudicato anche alcuni suoi collaboratori, il colonnello Obinu, Tenente Colonnello Fischione e il maresciallo Scalisi e altri valorosi Carabinieri, ritenendo le attenuanti generiche prevalenti, aveva notevolmente ridotto la pena nei suoi confronti.
All’udienza in Cassazione, conclusasi da poche ore, il Generale, congedatosi nel 2012, era presente. Al termine ha commentato: “è stato un passo importante per l’accertamento della verità”.
Un incubo finito dopo oltre dieci anni. Ora la domanda sorge spontanea: chi risarcirà questi uomini? Chi pagherà il costo di un processo che non doveva neanche iniziare?
Redazione SOSTENITORI.INFO
Roma, 16 gennaio 2016
Nobis