Fino a qui aveva retto una sorta di tregua nel Partito democratico sul caso Boschi. Lei non ha fatto nulla e le colpe dei padri, era il refrain, non possono ricadere sui figli. Dopo, però, le rivelazioni di Libero sull’ incontro tra Pier Luigi Boschi, padre del ministro, e il faccendiere, plurinquisito Flavio Carboni, riprese poi da tutti i giornali, qualcosa si è rotto. Il segnale più forte lo ha lanciato Roberto Speranza. Il leader della minoranza, sentito dall’ Huffington Post, chiede «chiarimenti» sulla vicenda: «Da certi personaggi è sempre bene tenersi a debita distanza. Ricordo tra l’ altro che, nella scorsa legislatura, il Pd votò la mozione di sfiducia all’ allora sottosegretario del Pdl Giacomo Caliendo proprio perché il suo nome compariva nell’ inchiesta sulla P3 che coinvolgeva il faccendiere Carboni». Ribadito, poi, che la difesa fatta dal ministro in Aula gli era sembrata condivisibile, Speranza aggiunge: «Mi aspetto che rispetto alle nuove ombre emerse arrivino nuovi chiarimenti». Ci sono «nuove ombre», quindi. E questo, conclude, «è doveroso nei confronti dei tanti risparmiatori andati a gambe all’ aria. Anche perché temo che il caso banche non sia chiuso». Non è solo nella minoranza, però, che gli argini della difesa al ministro più in vista del governo cominciano a sbriciolarsi. E il dato è forse ancora più rilevante. Anche tra i renziani, per ora a microfoni spenti, gli incontri di Boschi senior con Carboni suscitano perplessità.
«È oggettivamente imbarazzante per la figlia», dice un parlamentare. «Come si fa a frequentare un personaggio del genere, coinvolto in inchieste note, chiedendogli un consiglio così importante?». Il ministro non ha colpe, men che meno il premier. Di penale non c’ è nulla. Ma è una frequentazione «che non può non imbarazzare la Boschi». Le opposizioni, intanto, attaccano. Il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, di Fi, ricorda che Carboni era considerato «una minaccia per la Repubblica quando incontrò esponenti del centrodestra. Oggi che fa gli organigrammi con la famiglia Boschi, invece, è un innocuo vecchietto». Giorgia Meloni, leader di Fdi, parla di «rapporti poco limpidi tra il governo lobby e massoneria». E va alla guerra il M5S con Alessandro Di Battista: «Vogliamo andare fino in fondo».
19 gennaio 2016