Matteo Renzi si prepara a costituire una agenzia nazionale per la sicurezza cibernetica e a cambiare i vertici di polizia, carabinieri e forze armate. Tutto parte dalla probabile nomina di Marco Carraicome responsabile della sicurezza cibernetica. Il premier sta infatti per costituire una struttura solida per la cybersicurezza, arma importante nella lotta al terrorismo.
In una direttiva di agosto il Presidente del Consiglio aveva sottolineato la necessità di “un sistema di reazione in grado di operare, rapidamente e in maniera efficace, in caso di incidenti o azioni ostili nei confronti delle infrastrutture informatiche nazionali”, tramite “un aumento della dotazione in termini di risorse umane e materiali presso le Amministrazioni e gli Organismi coinvolti”; “la realizzazione di un coordinamento istituzionale, che garantisca la condivisione e la circolarità delle informazioni, potenziando l’operatività degli assetti trasversali previsti dal sistema di reazione”, “il Nucleo per la Sicurezza Cibernetica, il CERT Nazionale e il CERT-PA”.
Sul piatto sono pronti un bel po’ di soldini: con la legge di stabilità sono stati stanziati 150 milioni. A capo ci sarà quasi sicuramente Carrai, imprenditore fiorentino ed esperto del settore, nonché grande amico di Renzi. Non si sa se riceverà un ruolo tecnico o politico, ma probabilmente dovrà abbandonare alcuni incarichi imprenditoriali per evitare conflitti di interesse.