Spara a rom che tenta di investirlo: poliziotto a processo mentre il reo continua a delinquere

polizia 4«L’ennesimo collega finito nei guai per aver fatto il proprio dovere, e l’ennesima beffa di vedere, invece, che intanto chi delinque torna alle proprie attività illegali con “tante scuse” da parte di un sistema che conosce la severità solo quando ha a che fare con persone che portano una divisa.Il solito chiaro invito a “girarsi dall’altra parte” com’è evidente che certe persone non hanno mai visto un’auto dirigersi loro contro a tutta velocità! Eppure, se un delinquente cerca di ucciderti pur di fuggire un motivo ci sarà, o no? Ma forse dovremmo arrestare solo quelli che ci porgono i polsi spontaneamente».
Così [B]Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia[/B], commenta la notizia giunta da Torino, dove la Procura ha chiesto il processo per lesioni personali colpose a carico di un Poliziotto che, nel 2013, rischiò di essere investito e ucciso dopo che due auto, non fermandosi all’alt, fuggirono dando vita a un pericoloso inseguimento.

L’Agente – afferma Maccari -, in quei frenetici attimi, sparò verso i mezzi che si erano dati alla fuga, ed uno dei colpi raggiunse alla schiena un rom che guidava una delle auto, risultata rubata qualche giorno prima, e che per questo rimase a lungo ricoverato presso l’Unità spinale.

«Come riferisce la stampa – continua Maccari – lo stesso rom, accusato per quell’episodio di furto d’auto e resistenza aggravata, e che secondo la ricostruzione del pm avrebbe subito “la perdita irreversibile dell’uso degli arti inferiori”, ad aprile del 2015 è stato però fermato alla guida di un’auto senza assicurazione, e nel novembre seguente è stato protagonista di un altro rocambolesco inseguimento, protrattosi per ben 28 chilometri».