Nessun riposo per gli agenti dell’Ufficio Immigrazione che nel fine settimana hanno eseguito tre rimpatri di delinquenti albanesi, consentendo importanti risultati nella lotta alla criminalità diffusa. I tre, che hanno profili criminali differenti, sono stati tutti immediatamente allontanati dopo l’espulsione. Il primo, 24enne, nonostante la giovane età presenta un curriculum preoccupante: è arrivato a Perugia nel 2011 e si è stabilito in Centro Storico; ben presto si inserisce in gruppo criminale di connazionali specializzato in furti in abitazioni e negli esercizi commerciali; più di 15 i colpi commessi nelle province di Perugia, Ancona e Macerata. In Italia non ha mai cercato una stabile attività lavorativa ed è tornato pervicacemente a delinquere nonostante le misure restrittive della libertà personale impostegli. Nemmeno in carcere ha desistito dal commettere i reati, partecipando a una rissa tra detenuti nel 2013. Recentemente era detenuto a Capanne per scontare in Carcere le condanne per i furti commessi ad Ancona. Il suo giorno di fine pena è coinciso con l’ultimo di permanenza in Italia: dal carcere, su una macchina della polizia, sino in Questura per le formalità e poi all’Aeroporto di Fiumicino per il rimpatrio immediato. Il secondo è un albanese 23enne, tratto in arresto dai Carabinieri venerdì perché era ritornato in città dopo il suo rimpatrio, effettuato nell’ottobre scorso per i suoi precedenti per stupefacenti. Dopo il processo per direttissima è stato condotto in Questura e, dopo gli atti di rito, per lui è stato disposto un nuovo provvedimento di espulsione ed una scorta della Polizia fino all’Aeroporto di Fiumicino per il suo ritorno immediato in Patria. Il terzo, un 53enne, è da 20 anni residente nello spoletino; dopo aver soggiornato regolarmente per una decina di anni, ha iniziato a delinquere commettendo numerosi reati, tra cui una violenza sessuale aggravata nei confronti di una connazionale. La sua espulsione, disposta nel 2009 non è stata eseguita perché doveva prima scontare in carcere la sua pena, di sei anni. Nel 2010 è stato arrestato e condotto la Carcere di Spoleto . La sua scarcerazione per fine pena, ieri, è coincisa con la domenica; ciò non ha impedito il suo rimpatrio. Dal Carcere è stato condotto dalla Polizia a un C.I.E. del Sud Italia da dove verrà rimpatriato nei prossimi giorni.