SARRI: SQUALIFICA CHOC

SARRILo scenario peggiore per Maurizio Sarri dopo la pesante lite con Roberto Mancini avviata dai suoi insulti è una lunga squalifica. Le norme della Figc, infatti, puniscono un tesserato con almeno 4 mesi di stop “un comportamento discriminatorio e ogni condotta che comporti offesa per motivi di sesso”. La squalifica a tempo determinato andrebbe scontata anche in campionato e in Europa League perché l’Uefa recepisce le sanzioni. Domani ci sarà la sentenza.
LA NORMA — Ecco il testo dell’articolo 11 delle Noif (Norme Organizzative Interne Federali): “Costituisce comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine etnica, ovvero configuri propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori.
I dirigenti, i tesserati di società, i soci e non soci di cui all’art. 1 bis, comma 5 che commettono una violazione del comma 1 sono puniti con l’inibizione o la squalifica non inferiore a quattro mesi o, nei casi più gravi, anche con la sanzione prevista dalla lettera g) dell’art. 19, comma 1 (cioè il Daspo, n.d.r.), nonché, per il settore professionistico, con l’ammenda da € 15.000,00 ad € 30.000,00″. I calciatori, per la stessa violazione, oltre alla squalifica a tempo possono essere sanzionati con uno stop di dieci giornate (che a quel punto andrebbe scontato solo nella competizione in cui è stata commessa e in questo caso la Coppa Italia), ma un allenatore è equiparato generalmente a un tesserato e non a un calciatore.