ASSALTI AI SUPERMERCATI E VOLI IN TILT! E’ PANICO PER L’ATTESA MAXI-TEMPESTA DI NEVE!

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La capitale chiusa per neve. New York in allerta, tra tonnellate di sale e mezzi meccanici già pronti nelle strade. La costa orientale degli Stati Uniti aspetta «Jonas»: una delle tempeste più forti e pericolose degli ultimi anni. L’epicentro è Washington, dove giovedì sono comparsi neve e ghiaccio. Tutte le scuole sono rimaste vuote. A mezzogiorno (le 18 in Italia) anche gli impiegati pubblici lasceranno il lavoro e, come ha chiesto più volte il sindaco Muriel Bowser, si barricheranno in casa come gli altri, tra scorte di cibo, bevande, torce elettriche, pale di ogni dimensione. È il momento in cui la neve comincerà a turbinare, sospinta da venti potenti che spazzeranno le strade a 80 chilometri all’ora. Durerà fino a domenica.

Stato di emergenza

Un fine settimana di ansia per circa 75 milioni di americani, distribuiti su una larga fascia di territorio che va da Little Rock, in Arkansas fino a New York. Lo «stato di emergenza» è stato dichiarato in Pennsylvania, Tennessee, Maryland, Virginia, North Carolina e Georgia. La rete ferroviaria sarà di fatto paralizzata. I treni verranno messi al riparo nei tunnel almeno per 24 ore. Al momento sono stati cancellati 4.600 voli nel Paese, ma i tabelloni degli aeroporti subiranno inevitabili variazioni, ora dopo ora. Gli scali potrebbero anche essere chiusi nelle fasi più violente della tempesta. I sindaci e i governatori provano a rassicurare la popolazione: più o meno è tutto sotto controllo, ma per favore restate a casa. A Washington anche la neve è un caso politico. La prima cittadina, Muriel Bowser, conosce i disastrosi precedenti: la città della Casa Bianca in passato è rimasta bloccata per giorni da da due-tre centimetri di neve.