Cane ucciso a picconate

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Colpito con un piccone che gli ha sfondato il cranio. Una ferita che si è rivelata fatale per il meticcio soccorso ieri mattina dal comandante della polizia locale, Giuseppe Folino, a Monte Contros, a Porto San Paolo. Nonostante la corsa dal veterinario, il povero randagio (non aveva il microchip) di 5, 6 anni), non è riuscito a sopravvivere alla profonda ferita provocata da un colpo di piccone o da un punteruolo, come ha accertato il veterinario che gli ha prestato le cure.

LOIRI PORTO SAN PAOLO. Un ignobile atto di crudeltà, che si aggiunge ai numerosi casi di cani e gatti investiti o abbandonati nei cassonetti e in campagna. Episodi sempre più frequenti.

Nei giorni scorsi alcuni residenti della frazione di Zappallì hanno sporto denuncia contro ignoti perché sono stati rinvenuti bocconi avvelenati sparsi in tutta la borgata. Altri, hanno denunciato la scomparsa del proprio gatto: l’ipotesi è che sia rimasto avvelenato dai bocconi. «Ma il fatto di ieri mi ha profondamente turbato – racconta il comandante –. Mi è stata segnalata la presenza di un cane ferito e abbandonato fra i cespugli, a Monte Contros. Mi sono precipitato sul posto: il cane era lì, con la testa sanguinante che emetteva lamenti strazianti. L’ho caricato in macchina e l’ho portato a Olbia, dal veterinario convenzionato con il nostro Comune. Ogni tentativo per salvarlo è stato inutile.
«Sono rimasto molto disturbato da questo fatto e mi domando: e mai possibile che nel 2016, ci possano essere ancora delle persone capaci di compiere gesti simili? Noi siamo sempre disponibili a recuperare i cani e a portarli al canile convenzionato. In questi tre anni ne abbiamo portato oltre 150. Ora, in seguito ai decessi e alle adozioni, ne sono rimasti 75 di proprietà del Comune. L’amministrazione spende molti soldi per dare un servizio alla cittadinanza, con la speranza che ci vengano risparmiati simili e atroci spettacoli. Basta chiamarci, e noi interveniamo». (t.s.)

Fonte: La Nuova Sardegna
22 Gennaio 2016