“Il fratello della Boschi e la carriera sospetta”

boschiArezzo – A Banca Etruria «il Boschi» era una specie di boss. Intoccabile e rispettato. Pur avendo fatto tutt’altro prima di allora (dirigente della Coldiretti in Valdarno, consigliere del consorzio agrario di Arezzo dal 1978 al 1986, poi presidente di Confcooperative aretina dal 2004 al 2010) quella banca era il suo punto riferimento economico da sempre.

 Lui è entrato a far parte del consiglio di amministrazione nell’aprile del 2011, ma uno dei suoi figli – Emanuele, 32 anni – è stato assunto in quell’istituto già nel novembre del 2007 e proprio lì ha fatto carriera. «L’hanno assunto perché era preparato, mica perché aveva il bollino rosso», sbotta mamma Stefania Agresti / CONTINUA A LEGGERE SU IL GIORNALE