La POLIZIA mette in guardia “foto e video hard tra giovanissimi, già alle elementari…”. ECCO COME FARE PER ARGIRARE IL FENOMENO – E’ GRADITA LA CONDIVISIONE

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Foto e video hard tra giovanissimi “Primi casi già alle elementari”.Scambi a luci rosse in rete tra giovanissimi. Sono sempre di più a farlo e sono sempre più giovani. La situazione è grave e lo confermiamo anche noi che ogni settimana raccogliamo nuove segnalazioni per quanto riguarda la pedopornografia. Una quotidianità dell’osceno che il ragazzino o la teen-ager di turno alla fine arrivano a trovare «normale», scambiando così le scene esplicite viste in rete con la realtà, ben diversa, dei rapporti nel mondo degli adulti. Il primo approccio di questo tipo si ha già intorno ai nove anni, di solito dopo l’acquisto di un cellulare per il bambino, regalato magari in occasione della prima comunione o per il compleanno.Finisce che nel giro di poche ore, al massimo alcuni giorni, magari sostenuti dalla curiosità per il proibito condivisa insieme ai compagni di classe, si ha il primo approccio con i siti porno. Questo è possibile proprio perché lo smartphone è acquistato e intestato a un adulto e dunque abilitato all’accesso sui siti per maggiorenni. In tre o quattro anni i giovani si sono già tolti ogni curiosità di tipo virtuale ed ecco che comincia il sesso sulle chat. Le denunce raccolte dalla polizia postale sono principalmente legate a questo volto distorto dell’erotismo minorile.Sono soprattutto le ragazze ad approfittarne, magari scambiando una ricarica telefonica per una foto nuda.