“Basta con i soliti intellettuali di sinistra”. E il sindaco leghista cancella il Festival

bitonciBufera su Bitonci, primo cittadino di Padova, che ha chiesto all’organizzatrice di non invitare alcuni giornalisti e scrittori. Augias: «Sono liste che rievocano il fascismo»

«Basta sempre e solo cose di sinistra. Basta sempre gli stessi intellettuali e scrittori del gruppo Espresso. Ogni sindaco ha la sua linea, è giusto che abbia il proprio programma culturale». Il sindaco leghista Massimo Bitonci vuole fare «cose di destra» e segnare una cifra di discontinuità dal suo predessore di sinistra Flavio Zanonanto. Anche sul piano della cultura. Così ha messo la parola fine al “Festival delle parole” (nell’ultima edizione del 2015 ha registrato 70 mila partecipanti) e defenestrato l’organizzatrice Bruna Coscia. Le aveva chiesto di allargare il giro degli invitati, di uscire dal solito cerchio di Ezio Mauro, Corrado Augias, Dacia Maraini, Michele Serra, Concita De Gregorio, Sergio Staino, Lella Costa, Paolo Di Paolo. «Sempre lo stesso giro del gruppo», è la stilettata del primo cittadino di Padova, che ha pensato di affidare a Vittorio Sgarbi l’ideazione di evento nuovo di zecca. Obiettivo: aprire a destra.