Non voleva farsi perquisire e ha alzato le mani su un agente. Un’alzata di testa che è costata otto mesi di reclusione a un detenuto del carcere Mammagialla.
Viterbo – Il tribunale di Viterbo lo ha condannato a tanto per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, nei confronti di un agente della Polizia Penitenziaria che cercava di perquisirlo al suo ingresso al penitenziario viterbese. Era l’estate del 2011.
Il detenuto non solo rifiutò e scalciò, ma disse all’Agente che non sarebbe rimasto in carcere e si sarebbe vendicato: “Quando stasera esco ti ammazzo”. In più, calci e pugni in faccia all’agente e al collega, almeno uno dei quali finito al pronto soccorso.
Il pm aveva chiesto un anno. Il giudice lo ha condannato a otto mesi.