Un pericoloso terrorista armato viene catturato e rilasciato, trasformandosi in un ricercato per procurato allarme. Ricercato, inconsapevolmente forse, perché in realtà era stato catturato dopo varie peripezie. Ma sta fuggendo dagli inseguitori. Eppure, il diretto interessato non ne sa nulla. I giornali lo descrivono come un uomo con problemi psichiatrici, ma aveva in mano solo un fucile giocattolo da portare al figlio. Non voleva spaventare nessuno, perlomeno volontariamente.
E’ il film di ieri sera alla stazione Termini di Roma, costretta al terrore per più di un’ora a causa di un uomo armato di fucile, avvistato da alcuni passanti che hanno allertato le Forze dell’Ordine. Panico, treni bloccati, misure di sicurezza avviate, auto di carabinieri e polizia a fare cordone intorno alla stazione.
Eppure, quel fucile era finto, un giocattolo. Ma soprattutto, quell’uomo, avvistato alla stazione della metropolitana Bologna, è riuscito ad arrivare indisturbato a Termini e a prendere il treno per Anagni, località in provincia di Frosinone a circa 50 km da Roma.
Siamo noi ad avere paura, perché ci sembra che qualcosa non abbia funzionato, soprattutto dal punto di vista della gestione e del coordinamento dell’ordine pubblico.
Ci sembra strano che un terrorista armato possa percorrere indisturbato la tratta della metropolitana Bologna-Termini, arrivare alla stazione, prendere un treno ed arrivare fino ad Anagni, tutto questo mentre intorno a lui sono avviate procedure di sicurezza di ogni sorta e una vera caccia all’uomo. Assurdo che, mentre a Termini ci sia questa baraonda, l’uomo venga fermato in treno da un capotreno e da un carabiniere del Nas fuori servizio, i quali constatando che l’arma che ha in mano è solo un giocattolo lo lasciano andare, permettendogli di raggiungere Anagni. E, solo all’arrivo, si accorgono delle fotografie delle telecamere di sicurezza e si rendono conto di aver fermato e rilasciato un ricercato. Non pericoloso, certo, ma un ricercato di cui capotreno e carabiniere fuori servizio non sapevano nulla.
A TERMINI QUALCOSA NON HA FUNZIONATO. ORA ABBIAMO PAURA
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