È allerta anche in Italia. La diffusione del virus «Zika», provocata dalla puntura di zanzare infette del genere Aedes aegypti, è al centro di avvertimenti e indicazioni del ministero della Salute. Nessuna preoccupazione, ma qualche suggerimento per evitare il contagio di un’infezione importata dai Paesi dell’America Latina, Brasile e Venezuela in testa.Scrive il ministero della Salute, in una circolare spedita agli assessorati alla regionali alla Sanità: «Sulla base dei bollettini epidemiologici internazionali, si consiglia a chi è diretto nelle aree colpite di proteggersi dalle punture di zanzare». Alle donne in gravidanza gli spostamenti in quei Paesi viene sconsigliato, così come a chi ha malattie immunitarie o patologie croniche gravi. Sembra diffondersi una nuova paura, su infezioni gravi o piccole che scompaiono come sono arrivate. Qualche tempo fa, la paura si chiamava Ebola, oggi Zika.
Spiega Maria Triassi, direttore del Dipartimento di Salute pubblica all’Università federiciana di Napoli: «In Italia il virus può essere solo importato e quindi è necessario adottare precauzioni se ci si reca nei Paesi dove vive questo genere di zanzare». Più chiaro, nello spegnere improvvisi allarmismi, è Antonio Chirianni, presidente della Società italiana malattie infettive e tropicali: «La malattia decorre in maniera asintomatica, nel 25 per cento dei casi. Si manifesta con febbricola, esantema, congiuntivite. Il problema più importante, al momento, è che sembra ci siano bambini, figli di donne che hanno avuto la malattia durante la gravidanza, che hanno presentato una forma di microcefalia».Aggiunge Maria Paola Landini, componente del direttivo dell’Associazione microbiologi clinici italiani: «Molte regioni in Italia sono attrezzate da tempo con un centro di riferimento per la diagnosi del virus Zika. Ce l’abbiamo fatta a tenere sotto controllo la diffusione del virus Dengue, molto più diffuso di quest’ultima minaccia, ce la faremo a tenere lontano anche Zika».C’è chi evidenzia come la rosolia sia per una gravidanza più rischiosa del virus Zika. Ma ad allarmare è l’Organizzazione mondiale della Sanità, che ha stimato circa 3-4 milioni di persone a rischio contagio sul continente americano.