«L’unica chiesa illuminata è quella che brucia». Lo ha scritto su Facebook Mattia Zucchini, l’assessore alla Cultura di San Giorgio di Piano, in provincia di Bologna. E su quelle parole, la procura di Bologna ha aperto un fascicolo
La frase, postata sui social network dall’assessore di Sel, ha sollevato un polverone. Il «Gruppo Insieme per San Giorgio« e il «Movimento 5 Stelle» hanno presentato un’interpellanza in consiglio comunale e, come riferisce «Il Resto del Carlino», hanno scritto anche al prefetto Ennio Mario Sodano per segnalare quanto accaduto. Lui, Zucchini, sempre al «Resto del Carlino», ha spiegato «Si tratta di un attacco strumentale fatto dalle destre sangiorgesi che non avendo alcun argomento di merito nei confronti del Comune e nei miei confronti si perdono in sterili polemiche facendo leva in modo del tutto inappropriato sulla mia dichiarata non appartenenza alla religione cattolica». Non solo, l’assessore ribadisce: «Sul mio profilo pubblico scrivo quello che mi pare. I social sono la piazza e anche lì ritengo doveroso portare avanti la mia battaglia per la laicità delle istituzioni».
Sulla frase del consigliere però il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini ha annunciato «Ho aperto un fascicolo conoscitivo per acquisire le frase e verificare eventuali ipotesi di reato». L’ipotesi è che per l’assessore possa configurarsi una violazione dell’articolo 403 del codice penale, che sanziona chi offende pubblicamente una confessione religiosa.
Fonte: Il Corriere
14/2/2016