FACEBOOK E MILITARI, IL GOVERNO: ”NESSUN MONITORAGGIO, MA PER I PROFILI PUBBLICI E’ NECESSARIO RISERVATEZZA E DECORO”

domenico_rossi-1000x600Pochi giorni fa abbiamo pubblicato la risposta del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano all’interrogazione dell’on. Vito in merito alla punizione patita da un delegato del Co.Ce.R. per aver “denunciato” le precarie condizioni del personale militare in servizio all’EXPO.

In tale circostanza si desumeva dalla risposta una sottesa contraddizione del Governo che da un lato si adopera per una riforma della Rappresentanza militare rinviandone le elezioni al fine di accrescerne le prerogative e (si auspica) la democrazia, dall’altro ritiene legittime le punizioni ai delegati del Co.Ce.R. (per questioni inerenti il proprio mandato). L’articolo terminava con un profetico “Ci chiediamo inoltre come avrebbe risposto l’altro sottosegretario alla Difesa,Domenico Rossi, già generale dell’Esercito e già presidente del Co.Ce.R, se fosse stato lui a rispondere”.

Da tale interrogazione ne sono scaturite altre sia dello stesso interrogante, on. Vito che da vari esponenti del Movimento 5 Stelle, sul monitoraggio dei profili Facebook dei militari. Questa volta a rispondere è l’on. Rossi, già Presidente del Co.Ce.R… La risposta non solo non è diversa, ma a bene vedere rimarca quanto già sottolineato nella precedente: