Solo in otto rispondono al bando “Crescere in digitale”
«Non cerchiamo informatici o sistemisti, basta solo un po’ di buona volontà». Le parole, scritte in grassetto, non sono bastate a convincere i giovani genovesi. Neppure i 500 euro mensili per sei mesi, nell’ambito del progetto “Crescere in digitale”, promosso da Google e Unioncamere hanno fatto gola a disoccupati o neolaureati alla ricerca del primo lavoro. Al bando, diffuso dalla Camera di Commercio, a Genova hanno risposto solo in otto.
Otto richieste nella Regione in cui il popolo dei neet (ragazzi tra i 16 e i 29 anni che non studiano e non lavorano) è il più alto d’Italia, triplicato negli ultimi cinque anni. Il progetto ha l’obiettivo di formare 3 mila giovani per portare innovazione nelle piccole e medie imprese in tutta Italia: non sono richieste particolari competenze, ma si offre un percorso formativo per i futuri tutor aziendali con un corso teorico di 50 ore che ognuno può fare online da casa sua, poi un esame finale. Quindi il tirocinio pratico in azienda, per sei mesi, retribuito. E, grazie agli sgravi fiscali, la speranza che nel frattempo l’azienda comprenda l’importanza di marketing e comunicazione digitale, arrivando ad assumere il ragazzo a fine tirocinio.