REVERSIBILITÀ: COME ABBASSARE L’ISEE PER NON PERDERE L’ASSEGNO

pensione inps
Il nuovo ddl sul riordino delle prestazioni assistenziali sta scatenando un vero e proprio terremoto: per ottenere qualsiasi trattamento di assistenza, difatti, sarà necessario avere una soglia Isee molto bassa, in pratica non possedere quasi nulla. Tra i trattamenti di assistenza, poi, sarà compresa anche la pensione di reversibilità: in parole povere, basterà possedere una casa o un terreno, anche se non affittati, o qualche risparmio in banca, o, ancora, convivere con una persona che abbia un minimo di reddito, perché vedove e vedovi si ritrovino senza un euro di pensione. Di tanto abbiamo parlato in “Reversibilità addio: il Governo vuole tagliare le pensioni“.

Ma esiste un modo di abbassare la soglia Isee, per non perdere le prestazioni? Vediamo tutti gli accorgimenti utili ( e legali) per diminuire l’indicatore.

Che cos’è l’indicatore Isee
Cerchiamo innanzitutto di capire che cos’è l’Isee: si tratta di un indice che serve per misurare la ricchezza delle famiglie: esso si basa non solo sul reddito dei componenti del nucleo, ma anche sul patrimonio di ciascuno. Aumentano la soglia, dunque, il possesso di case e terreni, anche se non fruttano un euro, nonché le somme depositate in conti correnti, libretti, ed altri strumenti finanziari.

L’ammontare del patrimonio familiare, e di conseguenza l’indice Isee, sono ricavati tramite una dichiarazione presentata dal contribuente, la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica): tuttavia, anche se è il cittadino a dichiarare redditi, beni ed altri possedimenti, sgarrare dichiarando il falso, oltreché costituire reato, con le nuove regole Isee è praticamente impossibile, in quanto quasi tutti i dati sono rilevati automaticamente dall’Inps, che attinge alle sue banche dati ed a quelle dell’Agenzia delle Entrate.

Ciò nonostante, abbassare l’indice Isee è possibile, adottando alcuni accorgimenti.

Stati di famiglia separati
Innanzitutto, qualora si conviva con delle persone che non hanno legami familiari o affettivi (ad esempio, semplici coinquilini), può essere utile, per abbassare la soglia Isee, chiedere due stati di famiglia separati: in questo modo, i redditi del coinquilino non entreranno nello stato di famiglia, e non potranno alzare l’indicatore.

Al contrario, può risultare conveniente includere il coinquilino nel nucleo qualora sia nullatenente, o quasi (non solo senza redditi, ma anche senza beni immobili e patrimonio mobiliare).

Non è possibile ottenere due stati di famiglia separati, qualora col convivente sussistano vincoli di parentela: ad esempio, la madre che convive con figlio, nuora e nipoti, non può comunque essere considerata nucleo a parte.