La Russia continuerà a bombardare la zona circostante Aleppo anche se si dovesse arrivare ad un accordo sul cessate il fuoco in Siria. Lo dice il ministero degli Esteri russo, citato da Interfax.
Intanto, due ospedali sono stati colpiti nelle ultime ore da raid aerei russi e governativi siriani nel nord della Siria causando la morte di 23 persone. Lo riferiscono fonti mediche locali a conferma di quanto affermato nelle ultime ore da organizzazioni umanitarie della regione di Aleppo e Idlib, dove prosegue l’offensiva lealista a nord di Aleppo protetta dall’aviazione russa.
Un raid governativo ha colpito la clinica ginecologica e il reparto di pediatria dell’ospedale di Azaz, tra Aleppo e il confine turco. Nell’attacco sono morte 14 persone. Tra gli uccisi, secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), vi sarebbero anche tre bambini e una donna incinta.
Mentre in un raid russo è stato pesantemente colpito l’ospedale di Maarrat Numan, nella regione di Idlib, causando la morte di 9 persone. L’ospedale è stato colpito quattro volte in due serie di almeno due attacchi a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro. Quest’ultima struttura è gestita da Médecins Sans Frontières che ne conferma la distruzione totale e fa sapere di non avere notizie di almeno otto membri dello staff.
Mosca, con bombe Turchia sostiene terrorismo – Il bombardamento del territorio siriano da parte di Ankara equivale a “un manifesto sostegno al terrorismo internazionale e alla violazione delle risoluzioni del consiglio di sicurezza dell’Onu”. Lo sostiene il ministero degli Esteri russo. “La Turchia – aggiunge – continua a favorire la penetrazione illegale di forze fresche jihadiste e mercenari armati in Siria”.
Sulla stessa linea il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo cui i complicati rapporti di Mosca con la Turchia potrebbero rappresentare “un considerevole ostacolo” alla creazione di un fronte unico per la lotta al terrorismo in Siria.
Roma, 16 febbraio 2016
fonte ANSA