Due anni dopo l’arrivo al governo Matteo Renzi sta cercando di istituzionalizzare il renzismo: dalla Rai all’istituzionalizzario del modello Leopolda, ecco il piano del presidente del Consiglio per cercare di velocizzare il suo piano riformatore
Due anni dopo l’arrivo al governo, la conquista di Palazzo Chigi, la presa del potere, l’annientamento di una vecchia generazione, l’affermazione di una nuova classe dirigente, due anni dopo l’arrivo di Renzi alla guida del paese c’è un tema importante con cui deve fare i conti il presidente del Consiglio. Suona più o meno così: può o no il renzismo trasformarsi in egemonia non solo di potere ma anche culturale? Può o no il renzismo essere qualcosa di diverso da una volatile e generica espressione legata solo a parole deboli e indefinite come “giovanilismo”, “nuovismo”, “riformismo”, “dinamismo” e il solito “ottimismo”?
Da questo punto di vista, dietro le nomine dei direttori di rete della Rai, e dietro la nomina dello stesso direttore generale del servizio pubblico, vi è con ogni evidenza un tentativo, vedremo quanto fortunato, di trasformare l’Italia governata da Renzi in qualcosa di visibile, persino di tangibile, da declinare non solo con il linguaggio legislativo ma anche con il più complesso e più efficace e penetrante linguaggio televisivo. La sfida degli Antonio Campo Dall’Orto, delle Daria Bignardi e dei Gabriele Romagnoli è ovviamente fotografare un concetto al momento sfocato e sfuggente come “il renzismo” proiettando sullo schermo l’Italia immaginata da Renzi attraverso fotogrammi, idee, parole, cultura (le poesie lasciamole stare…). Attraverso la Rai, dunque, Renzi proverà a fare quello che a Berlusconi è riuscito con un certo successo con le sue reti televisive. E, in modo diretto o indiretto, passa dalla trasformazione del servizio pubblico la possibilità che il presidente del Consiglio possa creare una stabile “connessione sentimentale” con un pezzo di paese.
Il tentativo del renzismo di trasformarsi in un’egemonia non solo di governo riguarda però anche un altro terreno importante sul quale Renzi ha puntato le sue fiches per provare a realizzare una missione, complementare a quella del servizio pubblico, complicata ma suggestiva: istituzionalizzare il modello Leopolda, dare una robusta cornice di riferimento al renzismo e provare a creare una connessione sentimentale stabile con un pezzo di establishment, non solo italiano ma soprattutto europeo, vero punto debole del renzismo di governo.