Su MALATTIE e VISITE FISCALI NON TI BASTA PIU’ ESSERE A CASA! Importanti NOVITA’ sulle ASSENZE dal LAVORO. ECCO TUTTI I DETTAGLI CHE DEVI SAPERE

ASSENZA

CONSEGUENZE

Prima visita
Perdita totale di qualsiasi trattamento economico
Seconda visita (*)
Oltre alla precedente sanzione, riduzione del 50% del trattamento economico per il residuo periodo
Terza visita
L’erogazione dell’indennità economica previdenziale a carico INPS viene interrotta da quel momento e fino al termine del periodo di malattia: il caso si configura come mancato riconoscimento della malattia ai fini della corresponsione della relativa indennità [6].
(*) La seconda visita di controllo può essere sia la visita medica domiciliare sia la visita medica ambulatoriale.

L’assenza deve essere giustificata
Il lavoratore può sottrarsi alla visita fiscale e, quindi, all’obbligo di reperibilità, solo per comprovate ragioni quali, ad esempio, l’indifferibile necessità di recarsi in un altro luogo (tipico è il caso dell’abbandono del domicilio per recarsi presso l’ambulatorio del medico curante).

Il lavoratore che, per un motivo giustificato, serio e urgente, si allontani dall’abitazione presso la quale deve essere reperibile al medico fiscale, deve prima avvisare l’Inps e il datore di lavoro della sua assenza. Infatti, l’obbligo di reperibilità alla visita medica di controllo INPS comporta che l’allontanamento dall’abitazione sia giustificato solo quando tempestivamente comunicato agli organi di controllo dell’Istituto.

Se il dipendente non può neanche inviare tale comunicazione in anticipo o se la invia dopo essersi assentato, dovrà giustificare il mancato o tardivo avviso.

Infatti – precisa la Cassazione – qualora tale comunicazione sia omessa o sia tardiva, non viene automaticamente meno il diritto a percepire il trattamento di malattia, ma l’omissione od il ritardo devono essere giustificati a loro volta.

In altri termini, l’obbligo dell’INPS di erogare l’indennità di malattia permane anche nei confronti di un lavoratore che si sottragga alla verifica sanitaria, a condizione che ricorrano serie e comprovate ragioni dell’allontanamento dal domicilio indicato all’ente e fermo restando l’obbligo di cooperazione in capo all’assicurato, in modo tale da realizzare il fine di rilevanza pubblica e di impedire (quantomeno ridurre) gli abusi di tutela

La sentenza
Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 2 dicembre 2015 – 19 febbraio 2016, n. 3294