Bersani massacra Renzi e sulla Boschi: “Perché deve dimettersi”

“Io vedo un sistema di decisioni in circuiti troppo stretti e troppo spesso extracorporei. E’ un problema serissimo, e’ ora di mettere un alt. Fermare il conflitto di interessi con delle norme e’ una cosa da fare ma qualche volta e’ come fermare l’acqua con le mani, il punto e’ il rispetto delle funzioni istituzionali. Il Parlamento non puo’ essere chiamato ogni giorno a un voto di fiducia, il Cdm deve fare il Cdm e i ministeri non possono essere aggirati, a cominciare dalle nomine”, spiega Bersani.

Nelle intercettazioni spuntano i nomi, oltre che di Lotti e Guerra, anche di De Vincenti e Finocchiaro, un tempo vicini a D’Alema. E si parla di un dossier contro Delrio… “Non drammatizzo – risponde Bersani – lo attribuisco al clima di frustrazione che serpeggia nei ministeri, che percepiscono di essere bypassati ed espropriati a livello politico e burocratico. Emergono due questioni. La prima riguarda il quadretto di societa’ civile che Dino Risi, se fosse vivo, aggiungerebbe ai Mostri. Questo signore (Gianluca Gemelli, ndr) su Twitter spara contro la casta e poi lucra sulla sua relazione col ministro Guidi per prendersi dei subappalti”.

La seconda questione, invece, riguarda l’inchiesta di Potenza che “disvela un problema enorme a cui dobbiamo mettere urgentissimo rimedio. Si puo’ mai pensare di ribaltare tutto il sistema autorizzativo del ciclo degli idrocarburi con un emendamento a una legge di Stabilita’, coperchiata dalla fiducia? Decisioni del genere devono essere prese in trasparenza e in discussioni visibili. Non tutto e’ burocrazia”. Quanto alle parole di Renzi sui pm, l’ex segretario spiega: “sconsiglio di aprire guerre con la magistratura. Riformarla e’ un compito del governo”.
La Boschi deve dimettersi? “Le colpe dei padri non ricadono sui figli, pero’ io non reggerei a un disagio di questo genere. C’e’ da dire che io sono di un’altra generazione e adesso ce n’e’ ben altra…”. (AGI)