Mogherini,proporrò missione in acque libiche – “Proporrò lunedì a Lussemburgo ai ministri di Esteri e Difesa dell’Ue di allargare la missione Eunavfor Med alle acque libiche, se il governo libico ce lo chiede. Ne ho già parlato con il premier Fayez Al Sarraj”, che interverrà al telefono. Lo ha annunciato l’alto rappresentante Ue Federica Mogherini, aggiungendo che la discussione sulla ‘fase 2 B’ verterà anche sull’addestramento della Guardia costiera libica e sull’estensione al Mediterraneo Est.
Nonostante la lettera di spiegazioni promessa martedì dal ministro dell’Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner al commissario Ue all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos su quanto si intende fare al Brennero, a Bruxelles per il momento non è arrivato alcun documento. Per questo Avramopoulos ha deciso di inviare a Vienna una lettera formale con richiesta di chiarimenti, che è in preparazione in queste ore.
“La mia linea è chiara: non abbiamo bisogno di politiche che portino alla chiusura delle frontiere, perché così si mette a rischio Schengen”. Lo afferma Dimitris Avramopoulos, commissario Ue per gli Affari Interni, in un’intervista alla Stampa in riferimento alla barriera austriaca al Brennero: “Iniziative unilaterali come questa” finiscono per attentare alla libera circolazione. Il commissario ha chiesto “alla ministra Mikl-Leitner un testo che spieghi cosa stanno facendo e perché. Lo aspettiamo da un attimo all’altro. Anche noi invieremo una lettera formale”. “Non è la giusta risposta ai problemi – ribadisce – Spero che la decisione non sia attuata e che il dialogo prevalga. Dobbiamo fare tutti il possibile perché Schengen torni alla normalità entro fine anno. I Ventotto devono mantenere gli impegni. Nel momento in cui lo faranno, quando ogni decisione presa verrà attuata non avremo problemi fra gli Stati”. Avramopoulos si dice poi “molto deluso” per i numeri sulla ricollocazione: “Lo scorso anno, potevano anche avere ragione nell’esprimere il dubbio che quelli che entravano fossero davvero identificati e registrati. Ora la verifica è totale”. Per il commissario “al momento non ci sono prove che il flusso dei migranti si sposti dalla Grecia all’Italia, anche se gli arrivi dalla Libia aumentano”, poi garantisce: “L’Italia ha il nostro sostegno e continuerà ad averlo. Siamo pronti ad aumentare la presenza di Frontex sulle coste, se necessario”.
Roma, 17 aprile 2016
fonte ANSA