Siamo vicini a lui e alla sua famiglia”. Ora ci sarà da capire quali decisioni prenderà il paziente vittima dell’errore medico mentre a quanto si apprende continuano tutti gli accertamenti sul caso che getta un’ulteriore ombra sulla sanità locale.
A livello globale, comunque, la frequenza delle procedure chirurgiche errate nel paziente giusto, in parte del corpo sbagliate o in paziente sbagliato, avviene in circa 1 caso ogni 100mila interventi chirurgici.
In Toscana sono stati segnalati 3 casi di procedura chirurgica in parte del corpo sbagliata, 5 di procedura in paziente sbagliato, 7 di errata procedura su paziente corretto, di cui due avvenute in urologia, sul totale di 312 eventi sentinella segnalati dal 2007 al 2015.
Il Centro Gestione Rischio Clinico ha promosso le campagne per la sicurezza in chirurgia sostenute dal Ministero della Salute e dall’Oms fin dal 2006. In tutti gli ospedali toscani è in uso già da tempo la checklist di sala operatoria per il controllo dell’identità del paziente, della procedura chirurgica e del lato dell’intervento.
LuccainDiretta
29 Aprile 2016