Timbrava cartellino e andava in palestra

A dare il via all’inchiesta della polizia municipale sono state le verifiche incrociate che hanno messo in luce un’incredibile serie di anomalie nel registro delle presenze. In particolare nel pomeriggio di lunedì, proprio quando l’impiegato avrebbe svolto l’incarico di allenatore – senza comunicarlo all’ufficio personale – in una squadra di calcio giovanile. Anche quando il rapporto con la società sportiva si è interrotto, però, il dipendente avrebbe continuato ad assentarsi con regolarità e in diverse occasioni è stato visto arrivare davanti all’ingresso del Comune in tenuta sportiva, per poi allontanarsi dopo aver passato velocemente il badge. Una squadra di agenti ha controllato più volte i suoi spostamenti in orario di lavoro e lo ha osservato mentre tornava tranquillamente a casa oppure si allenava sul tapis-roulant di una nota palestra della zona.

«Un caso isolato, ancora da definire nei suoi esatti contorni, non deve offuscare l’immagine di un Comune dove i dipendenti lavorano sodo e bene – avverte il segretario generale, Barbara Capo –. La situazione che si è venuta a creare è molto spiacevole, ma noi dobbiamo tutelare gli interessi del Comune e lo faremo in tutte le sedi necessarie. Adesso però le decisioni spettano all’autorità giudiziaria».

Fonte: La Stampa

29/4/2016