CACCIA AL CARABINIERE, ULTIMA MODA SUI MASS MEDIA

Ma l’aria che tira in questi tempi sembra riguardare in particolar modo i Carabinieri. L’uccisione a Napoli di un giovane diciassettenne da parte di un altrettanto giovane carabiniere che lo stava inseguendo scatena la protesta di piazza. Folla ai funerali e, com’ è stato osservato, tanta gente pronta da subito a testimoniare contro il militare. Un po’ meno di quella disposta a fare altrettanto quando c’è da puntare il dito contro la camorra.

A Firenze ci sono voluti sei mesi per ottenere una perizia sulla morte di un ex calciatore, andato in arresto cardiaco poco dopo essere stato bloccato dai carabinieri e trattenuto a terra in attesa del 118: «Assunzione di cocaina, asfissia, probabilmente causata dalle modalità dell’arresto». Nel mezzo ai due casi ci sono quattro carabinieri feriti a Roma giorni fa da uno squilibrato, ma di questo ormai la cronaca non si occupa più.

E tutta una casualità? Si fa fatica a crederlo, come però è altrettanto difficile sostenere che è in atto una «campagna d’odio» verso i Carabinieri, con tanto di cabina di regia. I segnali non sono però rassicuranti. E, sullo sfondo, la perdurante incertezza del quadro politico e le prossime scadenze dei vertici militari (Capo di Stato Maggiore della Difesa e Comandante Generale dei Carabinieri) non aiutano a rasserenare la situazione. E soprattutto non aiuta lo stato d’animo di chi ogni giorno è chiamato a stare in prima linea a difendere lo Stato, ma che guardandosi allo specchio sa che domani sarà sempre più difficile di ieri. E allora? Serve rispetto per tutti. E obiettività. Anche da parte dei media:  ossessionati, talvolta, dalla voglia di andare controcorrente aprendo con facilità la caccia a chi è in divisa. Magari per far sensazione, e avendo letto in maniera superficiale le carte.

Sandro Addario (sandro.addario@firenzepost.it) – FirenzePost

IL BLOG DI SANDRO ADDARIO

2 maggio 2016

One thought on “CACCIA AL CARABINIERE, ULTIMA MODA SUI MASS MEDIA

  1. La tensione tra forze dell’ordine e cittadinanza è hai massimi storici, anche per colpa della crisi in qui ci troviamo ora, un po per l’immigrazione senza freni un po perché quando non si sa dove parare c’è la si piglia contro lo stato, far andare tutto alla meraviglia è pura utopia ognuno di noi cittadini ci dobbiamo assumere le nostre responsabilità si è vero che la legge è uguale per tutti ma non è colpa del carabiniere o del poliziotto del finanziere la colpa è del governo italiano che non fa nulla per arginare i fenomeni criminosi il ministero degli interni invece che preoccuparsi di questioni inerenti a cose puramente futili dovrebbe incominciare ad espellere chi vive irregolarmente sta cosa della caccia al carabiniere mi auguro che sia una trovata dei media non vedo il motivo se uno fa un reato va condannato se un tutore della legge fa un reato va condannato ognuno di noi militari e non

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