AL VIA ‘FOLGORE NO LIMITS’

Un’oasi rara e preziosa, lontana dal degrado della superficialità e dei falsi valori. A Livorno, il 6 maggio prossimo dalle ore 9.30 fino alle 17:00 presso il Complesso Addestrativo Multifunzione (CAM) “Lustrissimi” in via dell’Acquedotto, la Brigata Paracadutisti “Folgore” insieme al Comitato Italiano Paralimpico (CIP) Toscana, danno il via alla terza edizione targata 2016 di “Folgore no limits”: una giornata all’insegna dello sport e ai disabili civili e militari toscani.

Così i baschi amaranto anzichè rimanere inermi di fronte ai propri ragazzi che hanno conosciuto troppo in fretta la sofferenza e i disagi del mondo quotidiano e di coloro che sono diversamente abili, hanno deciso di creare una giornata dedicata interamente a loro, a cui partecipano giovani e bambini di tutte le età e classi sociali.

Questa iniziativa a ingresso libero ha trovato fin dalla sua prima edizione il sostegno e l’incoraggiamento del comune di Livorno, delle scuole di ogni ordine e grado della città e delle compagnie dei trasporti toscani. Grazie alle società sportive e alle associazioni verranno allestite all’interno del complesso polifunzionale, vere e proprie “stazioni” sportive dove provare i gesti atletici di alcuni sport.

“Folgore no limits” tende una mano per vincere l’isolamento di persone che stanno soffrendo. Favorire l’integrazione sociale e culturale fra le persone è una grande sfida, che i baschi amaranto vogliono assolutamente vincere, puntando sulla competenza e sulla collaborazione sportiva.

Le persone che sono diverse nella società contemporanea dominata da valori legati ai consumi, al mito del successo, alla cultura del corpo e dell’immagine sono una presenza provocatoria e poco rassicurante.

La Brigata Paracadutisti “Folgore” ha capovolto gli schemi e guardato il mondo con altri occhi: le persone che presentano handicap sono una risorsa importante dello Stato in termini di civiltà e progresso dell’ uomo. Educare alla diversità significa operare con coscienza e superare qualsiasi forma di disagio e abbattere l’emarginazione dovuta a pregiudizi culturali.