Il truffatore lascia un biglietto per estorcere soldi fingendo una collisione con la sua auto
Essere un’automobilista è un compito difficilissimo. Un po’ come diceva Gioele Dix nel suo monologo a Zelig. Gli aumenti, i costi, lo stress, il traffico, le multe ed infine, le truffe. Quest’ultime si aggiungono di continuo ed aumenta sempre il livello di riconoscibilità delle stesse. Una delle truffe che sta prendendo sempre più piede in Italia, soprattutto nelle grandi città, è la truffa del fogliettino sul parabrezza.
La truffa del biglietto sul parabrezza è molto semplice ma molto realistico e, probabilmente, già molti di voi potrebbero aver avuto a che fare con questo tipo di scenario. Il primo punto si focalizza proprio sul bigliettino. Infatti, quando tornerete verso la vostra auto, parcheggiata assieme alle altre in strada, troverete un piccolo pezzo di carta incastrato nei tergicristalli. Basterà dare una semplice occhiata per vedere che non è una multa o comunque qualcosa di ufficiale.
Sul biglietto, per l’appunto, troverete delle scritte solitamente a mano che vi avvertiranno che, durante le manovre del parcheggio -per errore- avete toccato duramente l’auto avanti o dietro di voi e, sempre dal biglietto, vi diranno che i segni sono ben visibili sulla carrozzeria dall’auto del truffatore.
A questo punto, una volta che il truffatore ha provato a far breccia nel vostro cuore, cercherà di far breccia anche nel vostro portafoglio. Infatti, la richiesta subito successiva è quella di cercare un accordo per non fare la constatazione amichevole e non avvertire le Forze dell’ordine.