Una sostanza contenuta in molti prodotti di uso quotidiano si accumula nel nostro corpo e in particolare nel cervello. Gli effetti cominceranno a mostrarsi soltanto dopo anni di esposizione , cominciando con perdite di memoria, demenza e, in alcuni casi, Alzheimer. In Europa i malati di Alzheimer sono oltre 6 milioni, cifra destinata a raddoppiare entro il 2050. In America sono 5 milioni di malati e ogni 67 secondi viene emessa una nuova diagnosi!
Questa sostanza è l’alluminio!
Il motivo per cui l’alluminio può avere effetti negativi sulla salute del cervello è che negli anni esso può raggiungere una quantità critica e finire per causare seri danni neuronali. Il nostro corpo è capace di espellere la maggior parte delle tossine ma, essendo esposti all’alluminio in maniera costante, ne immagazziniamo più di quanto il corpo riesce ad espellerne.
Fegato, ossa polmoni, tiroide e cervello sono i siti in cui si immagazzina l’alluminio nel nostro organismo.
DANNI NEL LUNGO TERMINE GRAVI E DONNE MAGGIORMENTE A RISCHIO
Generalmente l’alluminio non influirà sulla salute a breve termine, quindi è molto facile ignorare i potenziali danni.
Le persone a cui è stato diagnosticato l’Alzheimer hanno un livello più alto di alluminio accumulato nel cervello rispetto a chi non è affetto.
Le donne inoltre dovrebbero fare particolarmente attenzione poiché i 2/3 della popolazione affetta da Alzheimer è femminile e circa una donna su 6 intorno ai 60 anni soffrirà di una qualche sorta di demenza.