La Polizia segnala la truffa della “mano sanguinante”. Il nuovo raggiro che “spopola”. Fate attenzione
La notizia è ufficiale ed arriva direttamente dalla Polizia di Stato: c’è una nuova truffa in circolazione. Sulla pagina Facebook Agente Lisa, infatti, si leggono le segnalazioni di una variante della “truffa dello specchietto” denominata “della mano sanguinante“. Massima allerta, quindi.
La nuova truffa presenta una situazione-tipo analoga a questa: con la presunta scusa di uno scontro fra specchietti delle macchine, il conducente mostra di essersi ferito e chiede di risarcire i danni. Il truffatore, quindi, cerca di impietosire le ignare vittime convincendole a pagare del denaro per un qualcosa che in realtà non è mai stato causato.
La Polizia di Roma ha reso noto che qualche giorno fa un uomo stava percorrendo in scooter una stretta via della capitale, quando ha sentito un leggerissimo urto. Il rumore era stato talmente lieve da far supporre che l’urto non avesse potuto causare alcun tipo di danno. Il conducente, tuttavia, si è accorto che un uomo alle sue spalle gesticolava vistosamente e, scusandosi con un cenno della mano, ha comunque proseguito per la sua strada. Poche centinaia di metri dopo, però, lo scooterista è stato affiancato da una moto con alla guida un uomo corpulento e dietro una ragazza.
Questa la testimonianza riportata alla Polizia:
L’uomo, alterato e con una faccia poco raccomandabile, ha mostrato la mano destra sanguinante e ha detto di essere stato ferito a causa dell’urto, lamentando che il conducente avrebbe almeno dovuto fermarsi.
Sorpreso e allo stesso tempo mortificato per l’accaduto, il malcapitato scooterista si è lasciato (inconsapevolmente) raggirare. Ha accettato di dare all’estorsore 100 euro e solo dopo alcuni minuti ha realizzato che la mano ferita, in realtà, era addirittura quella contraria. Se l’incidente fosse stato reale, infatti, l’uomo avrebbe potuto presentare eventuali lividi al braccio sinistro e non a quello destro. Consapevole, quindi, di essere stato truffato il conducente romano si è rivolto alle autorità competenti.